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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Una riflessione profonda sul senso della pena nel podcast "Pianosa - L’isola del diavolo" di Silvia Giralucci

Il podcast originale della giornalista padovana andrà in onda da domenica 25 luglio su Radio 24.  Da settembre poi la versione integrale sarà disponibile in abbonamento su Audible

Pianosa è un puntino al largo dell’Elba, uno scoglio piatto nel mar Tirreno che fin dall’antichità è stata una prigione, un altrove dove mandare chi era sgradito. Lisola del diavoloSilvia Giralucci, giornalista padovana, il cui papà fu vittima del primo omicidio delle Brigate Rosse, ci capita in vacanza e rimane affascinata dal contrasto tra un luogo dal paesaggio paradisiaco e la sua storia.

«Sono stata affascinata da questo luogo e non sapevo perché. Poi ho capito che era perché faceva parte della mia storia ed in questo luogo sono andata a cercare i miei fantasmi».

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Il senso della pena

Il podcast “Pianosa - L’isola del diavolo" è il suo racconto del viaggio tra le storie del passato e del presente di Pianosa, storie che intrecciano la storia d’Italia e che portano a una riflessione profonda sul senso della pena. Il carcere duro lenisce il dolore delle vittime? A cosa serve davvero la pena? Che cosa succede alle persone dentro un carcere di massima sicurezza?

Su Radio24 a partire da domenica 25 luglio

Disponibile in forma ridotta sulle principali piattaforme (Apple Podcast, Spotify e sul sito di Radio 24) il podcast andrà in onda nella sua versione integrale su Radio24 a partire da domenica 25 luglio, la domenica alle 20 e il sabato alle 17. Da settembre poi la versione integrale sarà disponibile in abbonamento su Audible.

https://www.radio24.ilsole24ore.com/podcast-originali/pianosa-isola-del-diavolo?refresh_ce=1

Cos'è stato Pianosa

Per 150 anni Pianosa è stata un carcere, colonia penale agricola e poi carcere di massima sicurezza i vertici del terrorismo rosso, e poi la cupola della mafia dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio.

La storia

Silvia Giralucci ritorna sugli interrogativi che l’assillano fin da bambina, e attraverso le voci di chi ha abitato Pianosa - da bambino, da detenuto, da agente, da guida turistica, da avvocato - racconta i segreti di un luogo sospeso tra inferno e paradiso, esplorando allo stesso tempo il nostro complicato rapporto con la pena. Con una guida ambientale si addentra nella zona carceraria, dove le sezioni sono rimaste in un tempo sospeso dal 1998 quando, improvvisamente, il carcere venne chiuso e l’isola abbandonata. Si trova davanti alla sezione Agrippa, dove sono stati rinchiusi anche alcuni degli assassini di suo padre, e attraverso il racconto di Franco Bonisoliuno degli autori del rapimento di Aldo Moro, si interroga sul carcere duro e su che cosa possa portare i terroristi ad assumersi la responsabilità dei reati commessi. Nel viaggio, nel tempo e nello spazio, incontra Gaetano Murana, condannato per la strage di Paolo Borsellino, detenuto per 18 anni, di cui 16 al 41 bis la maggior parte a Pianosa, prima di essere riconosciuto completamente innocente e vittima di depistaggi; il direttore di carcere Luigi Pagano, che ha iniziato la sua carriere come vicedirettore del penitenziario di Pianosa, e che dopo una vita passata nell’amministrazione penitenziaria è convinto che il carcere andrebbe abolito, e poi Stefano Ricci, antropologo fisico che racconta il passato lontano che emerge dagli scavi di Pianosa; i detenuti in semilibertà che abitano l’isola oggi lavorando con i turisti, e i due agenti di polizia penitenziaria Claudio Cuboni e Michele Comune che da trent’anni vivono questo posto sperduto come due eremiti.

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Silvia Giralucci

Silvia Giralucci, è giornalista professionista dal 2001.Ha lavorato per ANSA, CNNitalia.it, il Mattino di Padova e collaborato con il Sole 24 Ore e Repubblica. È stata caporedattrice a Fabrica (Benetton group). Per Mondadori Strade Blu ha pubblicato Linferno sono gli altri (2011). È autrice e co-regista del film documentario Sfiorando il muro (Doclab, selezione ufficiale alla Mostra del Cinema di Venezia del 2012).  Si occupa di comunicazione per enti pubblici e privati. È presidente dell’associazione Casa della Memoria del Veneto. 

Info 

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Foto articolo da comuicato stampa

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