rotate-mobile
social Santo / Piazza del Santo

Premio della bontà Sant'Antonio: premiati i testimoni di "bene" dai luoghi della pandemia

Vincitori del 46esimo premio sono i medici Dottoressa Maria Teresa Gallea, Dottor Paolo Simonato, Dottor Luca Sostini; il sacerdote-medico Don Fabio Stevenazzi e il professor Nando Bonessio. La cerimonia di premiazione, domenica 22 novembre nella Basilica di Sant’Antonio e in diretta televisiva sull’emittente regionale Rete Veneta

L’emergenza “Covid 19” ha costretto a riprogrammare ogni evento e ogni attività. A causa della chiusura delle scuole e del distanziamento spaziale previsto dai vari Decreti ministeriali per il contenimento epidemiologico, l’Arciconfraternita di Sant’Antonio, aveva dapprima rimandato la scadenza del Bando 2020 e le cerimonie di premiazione della 46esima edizione del Premio della Bontà di Sant’Antonio, e in queste ultime settimane ha deciso di riformulare la cerimonia conclusiva che si svolgerà nella giornata di domenica 22 novembre prossimo nella Basilica di Sant’Antonio a partire dalle ore 11.

Buone azioni

Attualizzato, secondo le difficili circostanze che stiamo vivendo, il tema dell’edizione di quest’anno, «Un luogo, o un monumento, può essere testimone di storie o eventi di bontà e solidarietà che hanno lasciato tracce nelle nostre Città e Paesi. Racconta ciò che puoi scoprire nei luoghi in cui vivi». Un tema davvero significativo che desiderava offrire agli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado italiane l’opportunità di riscoprire ed indagare proprio quelle radici del Bene che moltissimi luoghi preservano, luoghi che sono stati teatro di eventi; che hanno ispirato buone azioni; che hanno dato i natali a Persone che hanno dedicato la propria vita al Bene. Ed ecco che questi “luoghi” sono diventati anche i luoghi della pandemia, e proprio in questi luoghi sono stati individuati gli esempi “adulti” che comunque riceveranno il “Premio della Bontà 2020”:

- I medici Dottoressa Maria Teresa Gallea, Dottor Paolo Simonato, Dottor Luca Sostini che hanno sostituito i medici di medicina generale dell'area rossa di Vo' Euganeo durante il periodo più critico dell'inizio pandemia, ricevendo, proprio ieri 20 ottobre dalle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale, l'onorificenza di cavalieri dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana;

- Don Fabio Stevenazzi, il sacerdote medico, che a metà marzo ha dismesso temporaneamente (dopo il permesso dell’Arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini) i paramenti sacri nella parrocchia di Santa Maria Assunta a Gallarate, ed è sceso in prima linea per rispondere all’emergenza Covid-19, tornando a fare il medico, come prima di entrare in seminario.

- Il Professor Nando Bonessio che a Roma ha utilizzato la propria auto per permettere ad una alunna in difficoltà di sostenere l'esame di terza media con i mezzi tecnologici del docente stesso.

La cerimonia

La cerimonia di premiazione si svolgerà quindi domenica 22 novembre dalle ore 11 in Basilica, secondo il seguente programma:

- Alle ore 11 la Santa Messa presieduta dal Delegato Pontificio Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Fabio Dal Cin. A seguire sempre dall'altare della Basilica, verso le ore 12 circa, si terrà la cerimonia di consegna dei Premi della Bontà 2020 alla dottoressa Maria Teresa Gallea, al dottor Paolo Simonato e al dottor Luca Sostini, a dottor don Fabio Stevenazzi e al professor Nando Bonessio.

«Più che un Premio della Bontà – commenta il Priore dell’Arciconfraternita Leonardo Di Ascenzoquello di quest’anno desidera essere un semplice riconoscimento francescano e antoniano: non un'onorificenza ma un "Grazie" e una Proposta ai Giovani incarnata da esempi davvero meritori di persone che proprio in questo momento così difficile segnato dalla pandemia da Covid 19 si sono spese per gli altri, sia in ambito sanitario che in ambito di fede con l’esempio di don Fabio Stevenazzi. Desideravamo non interrompere la tradizione del Premio, a maggior ragione proprio in questo anno così difficile e sofferto. Ecco quindi l’idea di dedicare il Premio della Bontà ai luoghi e alle tristi vicende legate alla pandemia che ci hanno mostrato tantissimi esempi di altruismo nel campo sanitario, in quello della scuola e non ultimo nella Chiesa.»

Le dirette televisive

Sia la Santa Messa delle ore 11 che la cerimonia di premiazione saranno seguite in diretta dall’emittente Rete Veneta che a seguire (dalle ore 14.30 circa), sempre in diretta dalla Sala Priorale della Scoletta del Santo sede storica dell’Arciconfraternita, proporrà una trasmissione di approfondimento per conoscere i premiati e per ascoltare le loro esperienze.

Inizio della diretta dalla Basilica del Santo, alle ore 11 sul canale 18 DT in Veneto e sul canale 92 DT in Friuli Venezia Giulia (è possibile seguire anche la diretta live streaming web di Rete Veneta) e ripresa del collegamento dalle ore 14.30 circa.

La storia del premio

Nato negli anni ‘70 da una felice intuizione del Cappellano e del Priore dell’epoca dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio, il Premio Nazionale della Bontà mantiene da allora ad oggi l’obiettivo di dimostrare quanto di “buono” vi sia nei giovani di ogni generazione.

I destinatari sono gli alunni delle scuole primarie e secondarie di I e II grado, che ogni anno sono chiamati ad esprimersi in concorso – attraverso la narrativa/poesia, il disegno e il multimediale, nuovo linguaggio di comunicazione delle generazioni –, su di un tema particolare, ricco di significato e di spunti di riflessione.

Accanto ai partecipanti alla fase concorsuale, ogni anno l’Arciconfraternita si propone di individuare uno o più protagonisti che nella vita “adulta” abbia/no reso tangibile testimonianza degli insegnamenti del Vangelo. Nelle scorse edizioni grande emozione ha suscitato la storia della vincitrice, l’infermiera di Grosseto Nadia Ferrari, che ha chiesto e ottenuto l’affido del piccolo Mario, gravemente malato dalla nascita e abbandonato in ospedale, regalandogli due anni di amore e di cure; o il gesto di solidarietà compiuto dai dipendenti della Ditta BRENTA PCM di Molvena (VI) che hanno donato ad una loro collega l’equivalente a circa dieci mesi di ferie per consentirle di rimanere vicino alla bimba malata sino alla fine. Così come il gesto dell’attaccante del Chievo Calcio Riccardo Meggiorini che con coraggio ha difeso una sconosciuta da una aggressione. Nel 2018 il riconoscimento è andato a Letizia Guglielmo che ha donato un rene all’amica Lara Martello, malata dal 1999 di insufficienza renale e dal 2010 in attesa di trapianto; e a Luciano Bonaria fondatore e titolare della SPEA di Volpiano (TO) che ha donato una doppia tredicesima a tutti i 500 dipendenti per ringraziarli di una ottima annata di profitto per l’azienda. Lo scorso anno (2019) a vincere il Premio della Bontà sono stati i medici primari in pensione del Poliambulatorio gratuito nella sede Auser di Borgomanero, in provincia di Novara, i quali hanno messo la loro esperienza a disposizione delle persone in difficoltà economiche che purtroppo spesso non possono pagarsi le cure.

Per informazioni:

Arciconfraternita di S. Antonio di Padova – Il Priore Leonardo di Ascenzo, cell. 339.8414625.
Scoletta del Santo in P.zza del Santo, 11 – 35123 Padova; tel. 049.8755235; E-mail: segreteria@arciconfraternitadelsanto.com

www.arciconfraternitasantantonio.org/index.php?option=com_k2&view=itemlist&layout=category&task=category&id=45&Itemid=281

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Premio della bontà Sant'Antonio: premiati i testimoni di "bene" dai luoghi della pandemia

PadovaOggi è in caricamento