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Compie quarant’anni il centro di sonologia computazionale, computer music, dell’Università di Padova

Le celebrazioni del CSC non è mancata l'uscita di un libro che racconta quello che è successo qua dentro negli ultimi quattro decenni. Scritto da Sergio Canazza, Giovanni De Poli e Alvise Vidoli, edito da Cleup Casa Editrice

«All’inizio degli anni Settanta, a Padova, c’è un gruppo di ricercatori universitari e musicisti del Conservatorio che lavora sulla computer music. Tali attività, nel 1979, vengono formalizzate con l’istituzione del Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova. Ancora oggi - dice Sergio Canazza professore di Fondamenti di informatica e di Computer engineering for music and multimedia nel Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova e Direttore del Centro padovano - il CSC, a oltre 40 anni di distanza dalla sua fondazione, è considerato uno dei più importanti centri di computer music a livello internazionale, con migliaia di pubblicazioni scientifiche e più di duecento importanti produzioni di computer music».

Il libro

I primi 40 anni del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) di Padova. Un intreccio di saperi tra ricerca scientifica, creatività musicale e alta formazione” è il titolo del libro appena edito da CLEUP Padova che ripercorre la storia di uno dei principali poli di sperimentazione nel campo della Computer Music. Sergio Canazza, Giovanni De Poli e Alvise Vidolin, colonne portanti del CSC, raccontano per parole e immagini gli oltre quarant’anni di una importante vicenda scientifica, tecnologica e artistica.

Le eccellenze e la stroria

Spesso in anticipo rispetto al panorama della ricerca internazionale, il Centro di Sonologia Computazionale ha introdotto importanti innovazioni in molti campi dell’informatica musicale e della produzione artistica oltre a produrre opere entrate nella storia della musica contemporanea. Nelle pagine viene testimoniata l’esperienza incredibile del centro padovano: dal fatto che un computer possa eseguire musica in modo creativo a come si possano ascoltare le registrazioni sonore effettuate oltre un secolo fa. Non solo, si sottolinea il potere che ha la musica di rendere più inclusiva la società moderna e si indicano le prospettive verso cui si orienta la musica di ricerca. Sempre giocato sul binomio creazione artistica - ricerca scientifica, le tappe percorse dal CSC spaziano dalla generazione di suoni per mezzo di un computer alla produzione di un’intera classe di timbri mediante nuovi algoritmi di sintesi fino al riconoscimento automatico delle intenzioni espressive dell’esecutore. E ancora si racconta lo sviluppo di metodi per la conservazione, il restauro e l’edizione critica di documenti sonori utilizzando strumenti progettati nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Per arrivare all’ultimo filone di ricerca concentrato sul sociale con i sistemi inclusivi focalizzati sull’apprendimento aumentato tecnologicamente e dedicato alle persone con disabilità. Intense le collaborazioni internazionali del CSC come anche le produzioni tra le quali si ricordano le opere musicali Prometeo, la tragedia dell’ascolto di Luigi Nono, Perseo e Andromeda di Salvatore Sciarrino, Il caos delle sfere: anche tu musicista con 500 lire e Pinocchio di Carlo De Pirro, Medea di Adriano Guarnieri.

Centro di Sonologia Computazionale (CSC) di Padova

I primi 40 anni del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) di Padova. Un intreccio di saperi tra ricerca scientifica, creatività musicale e alta formazione” - CLEUP 2021 - di Sergio Canazza, Giovanni De Poli, Alvise Vidolin.

Sergio Canazza è professore di Fondamenti di informatica e di Computer engineering for music and multimedia nel Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova. È Direttore del CSC dal 2015.

Giovanni De Poli, già professore di Dati e algoritmi e di Informatica musicale nel Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, è stato Direttore del CSC dal 1992 al 2015.

Alvise Vidolin, regista del suono e già professore di Musica elettronica al Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, è responsabile artistico del CSC sin dalla sua fondazione.

Nelle fotografie:

  • Aldo Clementi_Parafrasi -> codice informatico per la sintesi dell’opera “Parafrasi” (1981) di Aldo Clementi, uno dei compositori del CSC
  • 1984_CSC_Processore_4i -> ‘interno’ del processore “4i” per la sintesi del suono appositamente sviluppato per l’opera “Prometeo” (1985) di Luigi Nono
  • Foto del “sistema CSC” negli anni ‘70

Info web

csc.dei.unipd.it/

https://www.facebook.com/smcgroupdeiunipd/

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