Comitato Alluvionati vuole chiarezza
Il Comitato Alluvionati chiede indirizzi e progetti futuri contro le alluvioni. La Caritas, la Pastorale del Lavoro della Diocesi di Padova, il Centro Studi Toniolo e la Fondazione LANZA, in collaborazione con i Comuni di Ponte San Nicolò, di Casalserugo, e Bovolenta e con il Consorzio di Bonifica Bacchiglione , hanno organizzato tre manifestazioni in occasione della anniversario dell' alluvione del novembre 2010.
"Dall'alluvione alla siccità" è il tema delle riunioni dove si propongono le " Comunità Custodi del Territorio". A Bovolenta l'evento è programmato per giovedì 17/10/2013 ore 20,45 presso il tendone in Parco Salvo D'Acquisto. Il Comitato Alluvionati esprime disappunto per la scelta di trattare argomenti seri e di estrema importanza in un ambiente e in un locale notoriamente vocati al ballo liscio e alla degustazione di polenta e costicine in occasione delle sagre paesane. La preoccupazione del comitato è che in tal modo la riunione pubblica assuma aspetto di contorno alla sagra, anziché proporsi come strumento propulsivo finalizzato a risolvere il grave rischio idraulico cui sono soggetti i territori dei tre comuni.
"Acqua eTerra :una convivenza da coltivare" è l'oggetto in trattazione che verrà illustrato come " Fotografia di un territorio strappato all'acqua". In tale occasione non si vorrebbe assistere alla ripetitiva presentazione di note storiche del Consorzio o alla descrizione della sua strutturazione idraulica, così come già avvenuto altre volte in altri comuni. Il Consorzio, il territorio locale ed il rischio idraulico sono ben conosciuti dai residenti già provati da più alluvioni.
Gli alluvionati si rivolgono al Consorzio per conoscere come e se si è attivato per accertare se l'evento alluvionale è avvenuto per cause naturali o se la rottura arginale a Roncajette è stata provocata artificialmente e se il consorzio ha indagato o richiesto indagini al fine di individuare eventuali responsabilità. Il Comitato Alluvionati non è preoccupato da certi, seppur dannosi, allagamenti dovuti ad improvvise crisi delle strutture consorziali, ma è in apprensione per le alluvioni conseguenti rotte o tracimazioni dei canali Brenta e Bacchiglione. Pertanto chiede sia chiarito l'atteggiamento del Consorzio in merito a questo ricorrente pericolo. Viene pure richiesto si intervenga presso la Regione il cui Presidente Zaia ha recentemente dichiaratoche bisogna fare meno autostrade e infrastrutture, ed eliminare, invece il rischio idrogeologico cui è esposto il territorio Veneto. Per la salvaguardia del basso padovano il Comitato non ritiene sufficiente la realizzazione di qualche bacino di laminazione a monte di Padova, poiché verrebbero smorzate le piene solo per alcune ore, ma chiede il completamento dell' Idrovia Padova Venezia con una portata di 450 metri cubi al secondo onde smaltire la portata che giunge a Padova in determinati contesti meteorologici e che il Bacchiglione e il Brenta non riescono a smaltire perché la loro sezione a valle di Padova è sottodimensionata. Il Comitato chiede di poter dialogare e collaborare con il Consorzio nell'affrontare il gravoso problema. Il Comitato Alluvionati