Acquista casa nel 2010, chiede un atto al comune di Selvazzano e scopre che ha comprato un garage
Chi ci scrive è un legale dello studio legale Fiorenza: «Difendo la signora Apetrei, residente in Selvazzano Dentro. La mia assistita mi ha autorizzato ad diffondere a mezzo stampa la paradossale ed incresciosa vicenda che la vede protagonista suo malgrado». Ecco che cosa è accaduto: «Nel 2010 acquista un un'immobile per uso civile, un'abitazione nel Comune di Selvazzano Dentro, pagando il prezzo di 145.000 euro. Nel 2016 in occasione della richiesta al Comune del certificato di idoneità alloggio la invitano a ritirare la domanda perché l'immobile acquistato con tanto di rogito notarile in realtà risulta concessionato come garage».
Odissea
«Da qui inizia l'odissea. La mia assistita si rivolge ad un legale che cura la fase stragiudiziale convenendo in mediazione sia il notaio rogante che la venditrice. Questi a sua volta chiama in mediazione colei che le ha venduto l'immobile. Dopo tre anni tra perizie e sopralluoghi si conclude che che l'immobile non può essere sanato. Nel 2019 la signora Apetrei propone ricorso per sequestro conservativo presso il Tribunale di Padova e al tempo stesso cita la Banca con cui ha stipulato un mutuo fondiario per l'acquisto della casa poiché avrebbe superato il limite di finanziabilita' dell'80% del valore dell'immobile».
Sequestro
Spiega infine l'avvocato: «Ad oggi la mia assistita ha ottenuto il sequestro conservativo dei beni della venditrice ed è pendente la causa contro la stessa per l'annullamento del contratto di vendita e contro la banca per la dichirazione di nullità del mutuo fondiario».