Decreto anti-contagio: non bastano i controlli e le proposte di coprifuoco
Riceviamo e pubblichiamo:
“C'è gente come me che da due settimane è chiusa in casa nel rispetto del decreto. Non è facile ed è emotivamente alienante, ma è un grande sforzo per il bene di tutti i miei concittadini e dei più deboli (chi lo sta applicando sa di cosa parlo).
Tuttavia, quando ti affacci dalla finestra e vedi quotidianamente che c'è gente disinteressata ti chiedi "Perché?". Qui in zona Portello ogni giorno è questa la situazione a qualsiasi ora del giorno (non posto i video degli altri giorni perché penso che questo sia abbastanza esaustivo).
Ti sale la rabbia e un senso di impotenza nel vedere la superficialità di persone beatamente sedute sugli scalini a godersi il sole o di gente che va a passeggio (tra mille interpretazioni personali che chiamerei tranquillamente scuse per aggirare il decreto) a piedi, in bicicletta, o in qualsiasi altra forma senza neanche rispettare le distanze.
Ti dici "ecco le classiche scene all'italiana per le quali poi ci devono rimettere tutti e per le quali la quarantena si allungherà ancora di più, altro che 3 aprile se va avanti così".
Se tutti facessero qualcosa per il loro bene e quello degli altri, non come al solito "Mors tua vita mea", non ci sarebbe bisogno di un altro mese di quarantena. Come dicevo, questa è la situazione che si presenta qui ogni giorno, dove non puoi dire nulla perché altrimenti la gente ti risponde anche di traverso come se fossi tu il problema e il fastidio alla loro vita.
I controlli?
Beh, in due settimane ho visto una pattuglia passare tre volte, fermarsi dieci minuti e poi andarsene, per poi tornare tutto come prima da lì a poco. So che le forze dell'ordine sono oberate di lavoro come le altre risorse in campo, ma mi chiedo "se molti concittadini sono irresponsabili, se le forze dell'ordine non sono sufficienti da fare posti di blocco fissi o comunque essere distribuiti nelle diverse aree a fare controlli frequenti per tutto il giorno, se non puoi far qualcosa tu perché ti senti rispondere anche di traverso, allora quando finirà tutto questo?".”