Nuovo sindaco a Borgo Veneto, Franchin: "Un paese da costruire, Sigolotto sia il capomastro"
Riceviamo e pubblichiamo
Andrea Franchin, ex consigliere di minoranza del comune di Santa Margherita d’Adige sostiene la corsa di Michele Sigolotto come candidato sindaco del nuovo comune di Borgo Veneto. Queste le sue parole:
"Ci hanno dato un paese Ikea e per montarlo dobbiamo dare le istruzioni in mano a una persona competente”. Franchin ha deciso di mettere la sua trentennale esperienza nella politica locale e nel mondo delle associazioni a servizio del sindaco uscente di Saletto, con la convinzione che per amministrare la nuova realtà da 7mila abitanti serva innanzitutto gioco di squadra. La scelta del candidato che guidi questa squadra è ricaduta su Sigolotto, sulla base di come ha amministrato il proprio comune.
“Se guardiamo il trend dei comuni del montagnanese per quanto riguarda il popolamento e le politiche della famiglia - spiega Franchin - si registra un calo generale. L’unico paese in cui i dati sono positivi è Saletto: una realtà resa vivace anche dalla presenza di associazioni che collaborano tra loro e con l’amministrazione”. Sarebbe proprio la sinergia, secondo l’ex consigliere, la chiave per rendere Borgo Veneto un realtà capace di attrarre popolazione e risorse. “Non potevo aderire a una lista di sindaci di facile vittoria ma di impossibile governo - prosegue Franchin - la fusione impone una nuova sfida, che non riguarda più la spartizione di seggiole e seggioline, ma la capacità di dialogare con i protagonisti del tessuto sociale, economico e associativo del territorio, portando avanti un progetto comune che sappia dare slancio a Borgo Veneto”. Del resto Franchin ha sempre creduto nelle opportunità della fusione, da lui caldeggiata già nel 2013, quando assomigliava più a una chimera che a un progetto realizzabile.
Andrea Franchin