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«La statua del Gattamelata in un museo e sostituita da una copia perfetta»: l'annuncio

«Il capolavoro di Donatello è esposto a pericoli certi di conservazione nel corso degli anni, a partire dai processi di degradazione causati dall’inquinamento atmosferico fino ad arrivare a quanto segnalato, ossia i danni dovuti al guano, che vanno ben al di là di una notazione estetica».

La statua equestre del Gattamelata di Donatello in Piazza del Santo sarà salvata grazie a un progetto di musealizzazione e la sostituzione con una copia perfetta: l’operazione, pensata all’interno dello stesso Complesso Antoniano e condotta ai massimi livelli scientifici, rientra nella vasta attività di tutela e valorizzazione della Delegazione Pontificia.

Gattamelata

A comunicarlo è stata proprio la Delegazione Pontificia per la Basilica di Sant’Antonio in Padova, che dichiara di «condividere le ragioni dell’appello di Italia Nostra in relazione alla tutela della statua equestre del Gattamelata in piazza del Santo a Padova. Il capolavoro di Donatello è esposto a pericoli certi di conservazione nel corso degli anni, a partire dai processi di degradazione causati dall’inquinamento atmosferico fino ad arrivare a quanto segnalato, ossia i danni dovuti al guano, che vanno ben al di là di una notazione estetica». La Delegazione Pontificia, che ha tra i compiti principali la tutela dell’incommensurabile patrimonio artistico culturale del Complesso Antoniano, ha da tempo individuato come soluzione la musealizzazione del monumento equestre di Donatello, sostituendolo con una copia perfetta sull’esempio del Marco Aurelio del Campidoglio o dei cavalli della Basilica di San Marco a Venezia. La musealizzazione, che rimarrà naturalmente nell’ambito dello stesso Complesso Antoniano, avrà il duplice vantaggio di salvare definitivamente l’opera - altrimenti destinata a un inevitabile ammaloramento - e renderla ancora più apprezzabile da cittadini e visitatori grazie a percorsi di valorizzazione appositamente realizzati.

Progetto

La Delegazione Pontificia tiene a sottolineare che il progetto di salvataggio e valorizzazione del Gattamelata di Donatello «non è una mera ipotesi ma un progetto di grande impegno scientifico, destinato a tutelare uno dei principali contesti religiosi, artistici e culturali d’Italia e d’Europa. Un progetto che necessita dell’impegno delle istituzioni e di una visione condivisa e partecipata delle migliori forze pubbliche e private per poter approdare a una realizzazione in tempi ragionevoli». Un esempio di tutela è il cantiere di restauro degli affreschi di Giotto dell’Arco di Santa Caterina nella Basilica del Santo, in via di completamento, che s’iscrive nell’ambito della grande valorizzazione della città dopo il riconoscimento a Patrimonio Unesco grazie al progetto Urbs Picta. L’intero Complesso Antoniano è tuttavia oggetto delle attenzioni della Delegazione, con numerosi progetti di restauro, tutela e valorizzazione.

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