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Su prenotazione e con biglietto ridotto, da maggio riaprano due scrigni verdi: l’orto botanico e villa parco Bolasco

L’Università di Padova omaggia la primavera con l’apertura al pubblico del più antico orto botanico al mondo e della villa parco Bolasco di Castelfranco Veneto

L’Università di Padova omaggia la primavera con l’apertura al pubblico di due scrigni verdi unici: l’Orto botanico universitario più antico al mondo e Villa Parco Bolasco. Per le visite serve le prenotazione, tutti i dettagli.

Orto botanico

Nato 476 anni fa nel 1545, l’orto botanico dell’Università di Padova, detto allora il Giardino dei Semplici - Horti Simplicium - dalla coltivazione delle piante medicinali che costituivano la maggioranza dei "semplici" cioè i medicamenti provenienti dalla natura e patrimonio Unesco dal 1997, è il più antico orto botanico al mondo ancora nella sua collocazione originaria. Dopo questo periodo di forzata chiusura - in cui sono stati programmati interventi di manutenzione, di lavoro per l’unificazione delle quattro collezioni (Erbario, Algario, Spezieria e Museo botanico) in vista degli 800 anni dell’Università di Padova e di riorganizzazione funzionale di spazi destinati al pubblico e coltivazione delle piante, l’Ateneo patavino  aprirà le porte dell’Orto Antico, su prenotazione (049 827 3939), da martedì 4 maggio mentre le Serre del Giardino della biodiversità saranno disponibili per la vista da mercoledì 2 giugnoPer tutto il mese di maggio l’Orto Botanico sarà visitabile da martedì a domenica (orario 10-19); il biglietto d’ingresso sarà ridotto a 5 euro, salvo le consuete gratuità, e nei giorni di venerdì (ore 17), sabato e domenica (ore 11, 15 e 17) sarà possibile usufruire gratuitamente, su prenotazione, di un servizio di visita guidata

Villa parco Bolasco

Dal fine settimana dell’8 e 9 maggio l’Ateneo accoglierà i visitatori nel complesso ottocentesco di Villa Parco Bolasco: situato nel cuore di Castelfranco Veneto verte su oltre otto ettari di verde. Popolato da più di mille alberi e da una ricca fauna, ospita al suo interno un’ampia area composta da un lago e due isole, alimentata dalle acque del torrente Avenale. Parte del giardino sono inoltre la cavallerizza, una serra semicircolare di stile moresco, due torri colombare e la cavana per il ricovero delle barche. La Villa sarà visitabile su prenotazione (049 827 3939) nei giorni di sabato, domenica e festivi al costo di 3 euro.

Per informazioni e prenotazioni a partire dal 3 maggio: 049 827 3939 (attivo dalle 9 alle 17 tutti i giorni, sabato e domenica compresi).

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Dettagli e storia

L’Orto botanico dell’Università di Padova è il più antico orto scientifico universitario del mondo ad aver mantenuto la sede originaria: fondato nel 1545 per la coltivazione delle piante medicinali, negli anni ha consolidato la fama dell’Ateneo padovano nello studio delle piante, soprattutto come applicazioni della scienza medica e farmacologica. L’Orto era continuamente arricchito di piante provenienti da varie parti del mondo, specialmente dai paesi dove la Repubblica di Venezia aveva possedimenti o scambi commerciali; proprio per questa ragione Padova ha avuto un posto preminente nell’introduzione e nello studio di molte specie esotiche. Dal 1997 è nella lista Unesco dei siti patrimonio dell’umanità e nel 2014 ha raddoppiato la sua superficie grazie al Giardino della biodiversità.

Villa Parco Bolasco è un compendio composto da villa e giardino storico, risalente a metà Ottocento e posto nel cuore di Castelfranco Veneto, a ridosso di Borgo Treviso. Il complesso è stato donato da Renata Mazza vedova Bolasco, ultima proprietaria, all’Università di Padova, che nel 2015 ha completato il restauro del giardino e di parte della Villa.  Risalente agli anni tra il 1852 e il 1865, Villa Revedin Bolasco nacque per volere del conte Francesco Revedin, che affidò il progetto della villa e del giardino romantico all’architetto Giambattista Meduna. Con il contributo di Marc Guignon e Francesco Bagnara fu progettato il giardino, secondo la moda dei landscape gardens inglesi. Il giardino storico di Villa Revedin Bolasco conserva oggi il proprio disegno ottocentesco e conta più di otto ettari tra verde e acque.

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