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Olmo non ce l'ha fatta, nel suo corpo c'erano 50 pallini da caccia

Il canile di Monselice aveva attivato una raccolta fondi per gli accertamenti, ma nel frattempo è stato colpito da un'ischemia

Erano stati raccolti oltre 900 euro per pagargli le cure specialistiche di cui aveva bisogno. Olmo però non ce l’ha fatta. E' morto per un'ischemia. E' la storia raccontata dal Corriere del Veneto che riguarda l'anziano cane anziano ospite del canile Chiara Locrati di Monselice. E ora il denaro raccolto sarà usato per le cure di un altro cane anziano, Nonno Veleno. Nel corpo di Olmo erano stati trovati dagli operatori che si prendevano cura di lui oltre 50 pallini sparati da un fucile da caccia. Una scoperta casuale, fatta con una radiografia quando il cagnolino recuperato randagio nel 2018, aveva iniziato a zoppicare.

La raccolta fondi

La sua storia è stata raccontata sulla pagina Facebook del rifugio che si era attivata per curarlo: «Quando è stato recuperato Olmo era pieno di ferite – racconta Ilaria, una delle operatrici –. Si era ipotizzato che fossero morsi di altri animali. Nessuno sapeva di quei pallini e di quello che deve aver provato. Per tutti Olmo era un cane diffidente e un po’ antipatico col genere umano». Si temeva che uno dei pallini si fosse spostato e avesse leso un nervo o che ci fosse una massa tumorale che premeva da qualche parte. Proprio per chiarire lo stato il rifugio aveva lanciato anche una raccolta fondi arrivata a 900 euro. Purtroppo il giorno in cui avrebbe dovuto essere sottoposto a risonanza magnetica Olmo è morto. «Fino all’ultimo ci abbiamo sperato e creduto. Non sarà così purtroppo. Sappi però, Nonnino Burbero, che ti abbiamo tanto amato. Ciao Amico. Le zie del Canile e tutti volontari» scrivono sul profilo Facebook del rifugio.

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