Acque dell’Adige per i canali dei Colli Euganei: iniziano i lavori del collegamento al L.E.B.
Sono stati aggiudicati lo scorso 24 settembre dal Consorzio di bonifica Bacchiglione i lavori per le opere di estensione delle condotte d'adduzione, nello specifico quella che collega l'area termale al Canale L.E.B (Lessino Euganeo Berico), il canale più importante di questa zona
Il piano irriguo nazionale, piano nato con l’obiettivo di risolvere il deficit idrico di alcuni territori dello Stivale, prevede in modo particolare per la Regione Veneto, tra le altre cose, la realizzazione di nuove condotte d’adduzione che, partendo dal fiume Adige, portano l’acqua per l’alimentazione degli scoli consortili della zona dei colli Euganei. Sono stati aggiudicati lo scorso 24 settembre dal Consorzio di bonifica Bacchiglione (con sede a Padova) i lavori per le opere di estensione di queste condotte, nello specifico quella che collega l’area termale al Canale L.E.B (Lessino Euganeo Berico), il canale più importante di questa zona. Attraverso un nuovo sistema di tubazioni interrate si potrà portare acqua in tutti i canali del Consorzio del bacino idrico dei Colli Euganei.
L’intervento, una volta completato, sarà in grado di rispondere alle modificate esigenze idriche di quest’area che ha visto in questi ultimi anni aumentare la sua urbanizzazione e con essa l’esigenza maggiore di acqua: l’obiettivo è proprio quello di aumentare le portate degli scoli durante tutto l’anno e la possibilità di utilizzo irriguo delle acque nelle aree agricole in primavera ed in estate. Nonostante sia ricca di fonti d’acqua, proprio nel periodo estivo infatti questa zona spesso soffre a causa della siccità. Non è affatto una novità per queste zone, infatti, a causa proprio del clima continentale che le caratterizza, con inverni rigidi e estati soffocanti, soffrire prima per le piogge invernali eccessive, che oltre agli allagamenti distruggono interi raccolti, e poi per la siccità estiva. È proprio per questo motivo che i consorzi di bonifica a gran voce hanno sempre chiesto la realizzazione di bacini che facciano confluire l’acqua verso i campi più lontani dalla fonte, ma anche dei serbatoi in grado di raccogliere l’acqua delle precipitazioni per poi ridistribuirla ai campi nei periodi di siccità, riducendo in questo modo anche il rischio degli allagamenti.
In realtà questo è il secondo step di un progetto già iniziato qualche anno fa annunciato sempre nel Piano Irriguo Nazionale: la prima parte del progetto ha previsto la realizzazione del primo tratto di questa condotta che dal fiume Adige porta l’acqua al canale L.E.B e da questo al torrino piezometrico situato a Cervarese S. Croce (Pd).
Si legge nella nota del Consorzio di Bonifica del bacchiglione, «Il progetto avviato, di 5 milioni di euro, previsto all’interno del Piano Irriguo Nazionale completa il già avviato riassetto idraulico – ambientale del bacino Colli Euganei– area di 11.804 ettari a nord ovest di Padova – caratterizzata attualmente dalla presenza di numerose aree urbanizzate, piccoli insediamenti industriali, numerose aziende agricole e dagli importanti centri turistici termali di Abano e Montegrotto Terme».
Che cosa prevede la seconda parte del progetto che vede coinvolto il consorzio di bonifica Bacchiglione? Prima di tutto verrà realizzata una condotta di adduzione lunga 1,6 km che partirà dal torrino piezometrico di Cervarese S. Croce. Inoltre verrà costruito un ulteriore sistema di condotte e manufatti (per una lunghezza totale di 5 km circa) allo scopo di recare l’acqua a tutti gli scoli consortili e cioè lo Spinosella, il Rialtello, il Poggese ed il Bolzan.
Ma le novità non finiscono qui: si legge sempre nella nota che, «relativamente all’utilizzo irriguo per l’agricoltura, il Consorzio di bonifica Bacchiglione ha progettato e realizzato a valle dello Scolo Spinosella (in accordo con alcune aziende private) un’area pilota di irrigazione a domanda, al fine di garantire la distribuzione capillare dell’acqua dai canali consortili ad aziende agricole private -che si sono dimostrate motivate a condividere anche i costi aziendali di trasformazione – concretizzando così la collaborazione fattiva tra l’ente pubblico e gli interessi del territorio anche rappresentati direttamente da un gruppo di soggetti privati, nello spirito che da sempre anima i Consorzi di bonifica».
«Una grande opportunità da cogliere per il sistema Colli Euganei, ha sottolineato Eugenio Zaggia, presidente del Consorzio Bacchiglione. L’arrivo di acqua di ottima qualità in questa zona significa un potenziale di sviluppo enorme per l’economia agricola e turistica dell’area».