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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Esapolis: la Provincia vara il piano progetti 2012

Il museo degli insetti fissa le sue prossime tappe evolutive all'interno di Micromegamondo. Nel 2012, già programmata l'attivazione di nuovo sito, mostra su pesci anfibi, sala per smielatura, laboratori sul miele e proposte didattiche

È stato ultimato l’allestimento del centro espositivo di Esapolis, il museo degli insetti realizzato dalla Provincia di Padova. Un polo museale all’avanguardia, che insieme alle proposte di Butterfly Arc, ha dato vita al Micromegamondo generando uno dei più grandi circuiti sugli insetti a livello internazionale.

LA DIREZIONE MUSEALE. “Nel 2011 – osserva il direttore Enzo Moretto – abbiamo ottenuto risultati importanti con più di 50 mila persone che hanno visitato Esapolis alla sua prima apertura. La sua immagine è cresciuta tanto da richiamare un pubblico sempre più lontano disposto addirittura a compiere degli spostamenti in due o tre regioni di distanza. La sua capacità attrattiva è infatti basata sulle esposizioni dal vivo, l’interattività e l’interazione col visitatore, anche se non mancano le sezioni della museologia classica e della divulgazione scientifica”.

IL FUTURO. Per il 2012, però, è prevista l’inaugurazione di diversi percorsi didattici all’interno del Micromegamondo. Tra questi figurano il nuovo portale internet www.MicroMegaMondo.eu, Aquatica (la mostra sui pesci anfibi alla Casa delle farfalle di Montegrotto), l’apertura di una sala per la smielatura, i laboratori sul miele a Esapolis e il progetto per le scuole. Sempre a novembre del prossimo anno, Esapolis ospiterà anche una conferenza internazionale del settore e un convegno riservato a esperti di uno dei gruppi dell’Iucn (International Union for conservation of nature).

LA RETE PRODUTTIVA. La Provincia punta anche a far rete con Comune di Padova, amministrazioni termali, parco Colli e associazioni di categoria per coordinare le varie proposte in vista di un potenziamento dell’orto botanico. In prospettiva, l’integrazione di forze e proposte culturali dovrebbe apportare nuovi flussi di visitatori con ricadute positive per l’intero sistema economico padovano.
 

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