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Perché la vittoria parte dalla testa: allenamento "speciale" per le Fiamme Oro Padova

30 atleti (alcuni dei quali di rientro dai Mondiali di Doha) martedì 8 ottobre ad Abano Terme verranno messi “in crisi” a livello fisico dai tecnici dell'Officina del Movimento

Sarà una vera sfida per i 30 atleti e tecnici della prima squadra delle Fiamme Oro Padova: metterli “in crisi” a livello fisico (e poi fornire gli strumenti mentali per superare queste difficoltà) è l’obiettivo del workshop organizzato per loro dai tecnici dell’Officina del Movimento, in collaborazione con la psicologa ufficiale del gruppo sportivo padovano, Silvia Rizzi, mindfulness trainer.

L'appuntamento

Durante il raduno nazionale di inizio ottobre, la squadra sarà chiamata ad affrontare numerose attività, tutte finalizzate ad arricchire la formazione di poliziotti e sportivi. Per quanto riguarda l’appuntamento di martedì 8 ottobre, il gruppo della Polizia di Stato si affiderà nuovamente all’Officina del Movimento (OdM), dopo la proficua collaborazione del 2018, durante la quale gli atleti hanno sperimentato il movimento funzionale e naturale sugli attrezzi progettati dagli ideatori stessi del centro sportivo di Abano Terme. L’anno scorso le Fiamme Oro Atletica sono state guidate dai coach Andrea Schievano, Giacomo Bozzato e Andrea Schiavo in attività appositamente pensate per loro nelle stazioni realizzate nel parco dell’Officina attraverso immaginari castelli da scalare, fiumi da superare, liane a cui aggrapparsi per superare il burrone, ostacoli da schivare con capacità fisica e intelligenza. Spiega Adrian Sgarabottolo, amministratore di OdM: «Durante il workshop del 2018 ci siamo accorti che questi giovani, pur essendo atleti e avendo quindi un fisico allenato, avevano delle incertezze nei movimenti diversi da quelli che il loro fisico aveva registrato come necessari alle rispettive specialità. Da questa osservazione siamo partiti per progettare l’attività di quest’anno, con la quale vogliamo fare un passo ulteriore, attingendo dalla mente le risorse per individuare velocemente i rimedi a questa situazione stressante, con l’obiettivo di consegnare loro gli strumenti che poi possano utilizzare anche in gara e, soprattutto, nei tesissimi momenti che precedono lo start».

Il programma

Ma, mentre per gli utenti che frequentano Officina, questo è un obiettivo realizzabile nel corso della stagione, viceversa il tempo per il lavoro con le Fiamme Oro è di un pomeriggio, «Avevamo a disposizione solo poche ore - riassume Sgarabottolo - e del resto abbiamo a che fare con atleti già molto avvezzi allo stress da gara: avevamo pertanto l’esigenza di individuare gli strumenti più adatti per consegnare a loro queste conoscenze. Da qui, grazie anche all’unione di conoscenze di mental training fornite dalla loro psicologa Silvia Rizzi, la costruzione di un percorso che abbinerà il natural flow, una delle nostre attività più amate, impegnative e secondo noi capaci di ricreare velocemente in loro una situazione di stress, alla mindfulness. Al termine dell’incontro, le Fiamme Oro avranno degli strumenti in più per affrontare con successo i momenti di crisi che, inevitabilmente, ogni atleta incontra». L’attività di natural flow è stata costruita, con esercizi molto difficili scelti appositamente per loro da Giacomo Bozzato, ex campione italiano di kajak nel K4 5.000 metri e oggi coach e personal trainer all’Officina del Movimento. Al termine della sessione di allenamento fisico-mentale, sarà possibile incontrare gli atleti, in particolare i nove agonisti che rientrano dal campionato del Mondo di Doha la sera prima. Ricorda Sgarabottolo: «Anche nella vita, a volte non si vince per paura di vincere: con la giusta attività fisica e le leve motivazionali, possiamo dimostrare che non c’è niente che non possiamo ottenere. Le storie dei nostri movers, i nostri utenti, ne sono una costante dimostrazione e davvero i benefici dell’allenamento possono assumere significati molto più ampi rispetto a quelli inizialmente attesi». Conclude Sergio Baldo, direttore tecnico delle Fiamme Oro: «Il lavoro in Officina del Movimento si inserisce nel segno della continuità della costruzione del nostro team: una squadra che cresce insieme attraverso esperienze affrontate in gruppo. È sì vero che l’atletica leggera è uno sport individuale, ma il sostegno dei compagni di squadra è importante in ogni momento e si può costruire e rafforzare attraverso questo tipo di iniziative perché favorisce il confronto».

Gli atleti

Gli atleti che saranno presenti in OdM per il team building di martedì sono (gli azzurri di ritorno da Doha sono evidenziati in grassetto): Roberto Bertolini, Sebastiano Bianchetti, Andrea Caiaffa, Silvano Chesani, Enrica Cipolloni, Daniele Corsa, Yeman Crippa, Paolo Dal Molin, Enrico Demonte, Nazzareno Di Marco, Christian Falocchi, Hassane Fofana, Ayomide Folorunso, Erika Furlani, Eyob Faniel, Daniele Greco, Marcell Jacobs, Desola Oki, Linda Olivieri, Giulia Riva, Pietro Riva, Desiree Rossit, Andrea Sanguinetti, Rebecca Sartori, Massimo Stano, Michael Tumi, Ala Zoghlami. I tecnici Sergio Baldo, Alessandro Briana, Rosanna Martin.

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