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Calcio Padova, dove sono industriali e imprenditori del territorio? Bertin: «Non coinvolti nel modo giusto»

«Qui si è molto investito nel rugby, ma forse gli imprenditori più importanti non sono stati coinvolti nella maniera giusta. Serve un industriale che abbia voglia di dare una mano alla città, perché di questo si tratta»

Nella mattinata spartiacque tra due stagioni calcistiche, quella appena terminata e quella che deve aprirsi tra poco, i vertici del Calcio Padova, la neo presidente Bianchi e il direttore sportivo Mirabelli dopo aver più volte sottolineato lo sforzo profuso per raggiungere la promozione da parte della proprietà, hanno anche evidenziato che oggi più che mai serve il coinvolgimento anche dell'imprenditoria padovana. E' stato detto e ripetuto durante la conferenza stampa e così lo riportiamo al presidente di Ascom Padova, Patrizio Bertin. 

Tessuto imprenditoriale

«Non posso che dare ragione alla società - esordisce Bertin - dobbiamo davvero fare uno sforzo e cercare di coinvolgere gli imprenditori, soprattutto quelli importanti, che nel padovano ci sono eccome. Forse bisogna trovare un altro modo di proporlo, può essere anche questo. Ma la proprietà, Joseph Oughourlian, ha fatto degli sforzi enormi per raggiungere la promozione. Ora ci vuole uno sforzo comune».

Città

Se già prima della pandemia questo tipo di coinvolgimento non c'è stato, che prospettive ci sono in un momento come questo? «Sono tempi difficili per tutti ma altre città hanno fatto questo di salto di qualità mentre noi siamo ancora in serie C - fa notare Bertin che poi evidenzia un aspetto importante - Qui si è molto investito nel rugby, ma forse gli imprenditori più importanti non sono stati coinvolti nella maniera giusta. Serve un industriale che abbia voglia di dare una mano alla città, perché di questo si tratta. Passare di categoria giova a tutti, pensiamo anche all'indotto. Per portare la squadra nella categoria superiore serve uno sforzo che uno solo non può fare. Usciamo dalla solita logica del "che facciano, che si arrangino", perché portare la squadra in serie B vuol dire anche un indotto importante». 

Coinvolgimento

Patrizio Bertin ripete due volte un concetto che fa sottintendere che se da una parte c'è una certa pigrizia nel prendersi carico delle sorti del Calcio Padova, dall'altra si intuisce che anche la proprietà stessa non si è proposta nel modo giusto al mondo industriale e imprenditoriale. In un momento in cui l'impressione è che tuto ciò che accade sarà decisivo per i prossimi anni, forse sarebbe il caso di sciogliere questo nodo, «per il bene della squadra e della città», come dice Bertin. 

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