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Calcio Padova, Giordani chiama a raccolta gli imprenditori padovani

Giordani convoca le associazioni di categoria a meno di un mese dalla prima conferenza della stagione in cui l'amministratore delegato della società, Alessandra Bianchi, richiamava gli imprenditori locali a supportare e impegnarsi nella società

Si è svolto questa mattina a Palazzo Moroni un incontro tra il sindaco Sergio Giordani l’amministratore delegato del Calcio Padova Alessandra Bianchi, l’assessore allo sport Diego Bonavina e i rappresentanti della categorie economiche per avviare una collaborazione tra queste ultime e la squadra di calcio cittadina. All’incontro hanno partecipato Franco Pasqualetti, vicepresidente della Camera di Commercio, Patrizio Bertin, presidente Confcommercio Ascom Padova, Filippo Pancolini, vicepresidente Assindustria Venetocentro, Lino Fabbian, presidente Confartigianato, Filippo Marchioro, ufficio promozione Confartigianato, Nicola Verdicchio per CNA, Filippo Bernardi per Appe, Mauro Cinefra per Confersecenti. Il tutto a meno di un mese dalla prima conferenza della stagione in cui l'amministratore delegato della società, Alessandra Bianchi, richiamava gli imprenditori locali a supportare e impegnarsi nella società. Così il Sindaco Giordani ha convocato questo incontro, per stimolare le parti a intraprendere percorsi comuni. I partecipanti si sono trovati tutti d’accordo nella volontà di supportare e sostenere il Calcio Padova, che al di là dei risultati sportivi contingenti, a detta di tutti,  «è un valore e un bene di tutta la città e di tutti i padovani». Come dire, giocatori e dirigenze passano, il Padova resta. E a parole tutti vorrebbero un Padova in una dimensione che non può essere la Serie C. I partecipanti hanno deciso di dare vita a un tavolo permanente per sviluppare progetti a medio termine e di dare subito un segnale concreto di vicinanza alla società sostenendo la campagna abbonamenti e organizzando per le prossime settimane una visita alla squadra nel ritiro precampionato. Altre iniziative saranno poi messe in campo nei mesi futuri. Un po' poco, a dire la verità, vedremo cosa succederà nel prossimo futuro, visto che la stagione sta per partire, lo stadio è ancora un cantiere e non si sa ancora quante persone esattamente potranno accedere alla partita. A queste incertezze si aggiunge la preoccupazione che un'altra stagione senza risultati potrebbe far cambiare idea al presidente Oughourlian. Tre anni di Serie C, soprattutto a fronte degli investimenti fatti fino a oggi, sarebbero fatali per qualunque proprietà, anche la più solida e meglio intenzionata. 

Il sindaco Sergio Giordani come sempre manifesta ottimismo e incoraggia ad agire tutti assieme, ma proprio la sua esperienza di presidente del Calcio Padova, conosce costi e condizioni dell'essere proprietario di un club di calcio: «Innanzitutto ringrazio la società per quanto fatto quest’anno, ha investito molto, anche se purtroppo non ha colto il risultato che tutti ci aspettavamo e sono contento che l’impegno continui con la stessa determinazione in questo campionato. Era interessante oggi verificare con le categorie economiche quanto sono legate e affezionate al Calcio Padova e la risposta che è arrivata è stata ampiamente positiva. Sono nate molte idee, la voglia di fare ed essere vicini alla società, il senso di appartenenza ai colori biancoscudati. Il calcio Padova rappresenta la città ed è un patrimonio importante che contribuisce alla nostra eccellenza come fanno anche Urbs Picta e tutte le opere che stiamo andando a realizzare in questi anni. Ci auguriamo che il Calcio Padova salga di categoria, perché questo porta, oltre che prestigio sportivo per la città anche un indotto turistico importante. Intanto abbiamo confermato che in autunno sarà pronta la curva da circa 3200 posti, uno sforzo importante, e spiegato che se ci saranno altri finanziamenti disponibili in arrivo, magari tramite il Pnrr, pensiamo di completare anche l’altra curva. Il progetto è già pronto. Sarebbe un bel sogno completare la ristrutturazione dello stadio». Poi però ha anche aggiunto: «Vediamo chi ci tiene davvero al Padova». 

Alessandra Bianchi amministratore delegato di Calcio Padova sottolinea: «E’ stato un incontro decisamente positivo e costruttivo, per la partecipazione e per le idee che sono emerse e anche per l’approccio che è quello di fare sistema e di fare squadra. E’ un incontro che mi lascia particolarmente fiduciosa sulla possibilità di cooperare con le categorie economiche facendo perno sul Calcio Padova. Abbiamo sviluppato tutta una serie di idee e adesso sta a noi ad essere bravi prima nel metterle a terra e poi nel lavorare con le categorie economiche per ottimizzarne e amplificarne il più possibile l’impatto. Siamo partiti dalla campagna abbonamenti, l’idea è che le categorie economiche partecipino a questa campagna abbonamenti, acquistando una serie di posti e prendendo questo come primo passo di una più ampia collaborazione in futuro. Voglio ricordare che il nostro progetto di centro sportivo è sempre in pista anche se con il Covid ha subito un certo rallentamento. Lo stiamo aggiornando e sviluppando anche alla luce delle opportunità che potrebbero arrivare dal Pnrr, e contiamo di presentare una proposta in Comune abbastanza a breve. Poi io preferisco dare le date quando le cose sono certe, ma il livello di avanzamento è buono». Al calcio Padova quest'anno di Covid ha causato perdite certe per almeno un milione, date dai biglietti e da sponsor. Se poi ci si mette anche il grosso sforzo fatto per il mercato, i conti, anche approssimativi, si fa presto a farli. In un epoca in cui il tifoso ha imparato che l'equlibrio finanziario è l'elemento primario per la sopravvivenza di una società di calcio, è ancora presto per dire che quello biancoscudato potrà dormire su sette guanciali oppure se invece si dovrà preoccupare. 

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