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Calcio Padova, e adesso? Nuova società per ripartire dalla serie D?

Nel day-after la fuoriuscita di scena, dopo 104 anni, dalla storia del calcio professionistico della società biancoscudata con la mancata iscrizione nella Lega Pro, si affaccia l'ipotesi di un nuovo club

Indietro non si torna. Scaduto il tempo massimo per l'iscrizione in Lega Pro per la prima squadra e con un piede sul baratro dal fallimento societario, nel day-after si fanno i conti con l'esclusione dei biancoscudati, dopo 104 anni di onorata carriera, dal calcio professionistico, ma si affacciano anche le ipotesi di cosa potrebbe succedere ora, sullo scenario sportivo locale, per ridare alla città di Padova una sua squadra.

LA VICENDA:
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NUOVO CLUB? Tra le opzioni, e i rumors in tal senso non mancano, ci sarebbe quella di un club nuovo di zecca, finanziato da un imprenditore del Padovano o una cordata di più soggetti che dovrebbero sborsare i 300mila euro necessari, che potrebbe ripartire anche dalla serie D, grazie alle norme interne federali che consentirebbero il ripescaggio per meriti e blasone sportivo. Altra strada potrebbe essere quella che un'altra società, e la più gettonata sarebbe il San Paolo, già in serie D, compri quel che resta del calcio Padova, nome incluso.

ULTRAS TRIBUNA FATTORI. Intanto per venerdì sera, alle 21, nella sede di via Galilei a Rubano, gli ultras del calcio Padova "Tribuna Fattori" si sono dati appuntamento per discutere della situazione. Questo il comunicato-invito: "A settembre i primi dubbi, ad ottobre le prime contestazioni, a Natale la certezza di ciò che sarebbe successo, da gennaio non più soli, a maggio tutti con noi, ma non dimentichiamo chi ci accusava di contestare ingiustamente. La verità noi la conosciamo, sappiamo chi si è dato da fare per salvare 104 anni di storia e chi no. È stato un mese difficile e pesante in cui si è tolto tempo prezioso a lavoro e famiglia ma non ci pentiamo di ciò che abbiamo tentato di fare perché nessuno più di noi ama questa maglia. Ora bisogna serrare le fila e restare uniti, sarà il momento giusto per dimostrare il proprio attaccamento agli ultras, ai nostri colori e noi resteremo al nostro posto a testa alta. A breve diremo la verità, non la nostra verità, ma la verità in assoluto perché la nostra gente ha il diritto di sapere.  In queste ultime settimane molti hanno cercato a loro modo di ergersi al ruolo di salvatori della patria....la realtà però è che pochi hanno veramente cercato di fare qualcosa e noi sappiamo benissimo chi sono queste persone. Abbiamo ben chiaro da chi si dovrà ripartire e non accetteremo sciacalli che cercheranno di lucrare sulle nostre ceneri. Chi partirà in questa nuova avventura dovrà farlo partendo dai tifosi, partendo da un progetto e da un calcio diverso. Perché imprenditori e dirigenti vecchi e nuovi che ci hanno portato al fallimento oppure che escono allo scoperto solo adesso non devono nemmeno tentare di avvicinarsi al nostro biancoscudo".

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