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Eccellenza, girone A: Massimiliano Lucchini (Mestrino Rubano) «9° posto meritatissimo, forse un po’ stretto per la qualità del gioco espressa»

Il direttore sportivo della squadra del presidente Stefani traccia un bilancio della stagione della squadra biancazzurra, esprimendo tutta la sua soddisfazione per la riconferma di mister Antonio Paganin

Massimiliano Lucchini, quando parla, non è mai banale. Nemmeno nell'analisi della stagione del Mestrino Rubano. Riconfermare il quarto posto del 21-22 era difficile, ma il nono posto di quest'anno, se possibile, ha il sapore ancora più dolce. Un ottimo viatico in vista della prossima stagione, come riconosce il direttore sportivo biancazzurro: «L’ambiente Mestrino Rubano contribuisce sicuramente a portare dei vantaggi anche in termini numerici, di punti in classifica, in quanto sempre sereno e disponibile a soddisfare le esigenze degli atleti nel corso della lunga stagione, ambiente che anche nel momento più difficile non si è mai perso ma, al contrario, ha fatto quadrato per dare serenità alla squadra e allo staff tecnico, aiutandola nel riprendere a marciare, così come poi è avvenuto. L’altra componente, che credo sia una conseguenza diretta dell’aspetto precedente, è il forte legame che si è instaurato tra i giocatori, un gruppo affiatato in campo ma anche fuori dal campo e che si è ben amalgamato indipendentemente dalla diversità degli anni dei loro giocatori, dai più giovani del 2004/2005 a quelli di maggior esperienza. La conferma si è avuta in occasione della serata conclusiva della stagione in cui tutti i ragazzi, indistintamente, hanno festeggiato con cori e canti la fine dell’attività».

Una stagione ondivoga, come spesso accade nei campionati Eccellenza, stagioni spesso infinite e ricche di insidie. «Per la nostra formazione principale, dopo l’ottimo quarto posto ottenuto la stagione precedente, le aspettative erano quanto meno per una riconferma di quanto fatto», riconosce il dirigente del Mestrino Rubano. «Pur consapevoli delle difficoltà che avremmo affrontato in un campionato con un alto numero di squadre partecipanti, ben 19, dall'elevatissimo livello qualitativo delle società presenti e con una rosa molto rinnovata e giovane. Il campionato è partito subito molto bene, con una squadra che sviluppava un ottimo gioco e che a fine novembre si è ritrovata come terza forza del campionato, davanti a società blasonate e molto ben attrezzate ma che, al contrario, faticavano fatica a trovare il passo giusto per la categoria».

Un inizio straordinario, poi il momento molto complesso tra novembre e gennaio, che ha portato le dimissioni di mister Bernardi e l'approdo sulla panchina di Antonio Paganin, un autentico lusso per la categoria. «Tutto lasciava presagire che avremmo continuato a lottare per la parte alta della classifica, fino a quando è successo l’imponderabile, cosa abbastanza frequente quanto si pratica sport a questi livelli. Da fine novembre a fine gennaio la squadra è incappata in un periodo nero che l'ha portata a raccogliere un solo punto, per quanto prestigioso in casa del Bassano. Nonostante l'inevitabile e preoccupante crollo di posizioni in classifica, dopo tutte le opportune valutazioni del caso sia da parte della società che del sottoscritto, era nostra intenzione rinnovare la fiducia a Mister Massimo Bernardi, ma lo stesso ha ritenuto comunque di rassegnare responsabilmente le proprie dimissioni, mettendoci nelle condizioni di trovare velocemente un sostituto, poi individuato nella persona di Antonio Paganin che ha prontamente dato la sua adesione, sposando il progetto di lavoro sottopostogli. Con Mister Paganin, dopo un primo periodo di necessaria reciproca conoscenza, la squadra si è risollevata, i risultati sono arrivati assieme alle belle prestazioni e, cosa molto importante, ha proseguito il suo cammino in un crescendo continuo che ci ha consentito di raggiungere la meritata tranquillità con due giornate di anticipo dalla fine del campionato, chiuso con ben 51 punti in classifica ed un meritatissimo 9° posto, forse anche un po’ stretto per la qualità del gioco espresso sul campo».

Tanti talenti messi in vetrina, il terzo migliore attacco del girone con ben 60 reti stagionali come l'Ambrosiana, terza in classifica, e la voglia di mantenere i migliori anche l'anno prossimo. «Altro aspetto gratificante è stata la valorizzazione di molti giovani del 2004 e 2005 provenienti dal nostro settore giovanile che hanno trovato collocazione in pianta stabile non solo nella rosa della squadra, ma anche con presenze fisse tra gli undici titolari. Questa scelta della società ha fatto sì che l’età media della rosa fosse tra le più basse della categoria».

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