rotate-mobile
Calcio

Eccellenza, girone A: stangata Albignasego, 10 giornate all'esterno Boreggio

Mano pesantissima del giudice sportivo in Eccellenza per l'ala dell'Albignasego Boreggio, squalificato per 10 giornate "perché al termine della gara, fuori dal terreno di gioco, si rivolgeva all’assistente dell’Arbitro n.2, Xhentiljana Gjini, con epiteti assai discriminatori". Due gare out anche per Rosa e mister Antonelli

Era prevista una stangata del giudice sportivo in casa Albignasego, ma di queste proporzioni, forse, non se lo aspettavano nemmeno dalle parti del Montagna. 10 giornate ad Alberto Boreggio, tra i migliori di quest'avvio stagionale, 2 giornate per Rosa e out fino al 10 ottobre anche il tecnico Antonelli.

Insomma, la sconfitta di Valgatara è costata, tanto. Non solo in termini tecnici, ma anche di immagine per l'Albignasego. La motivazione delle 10 giornate a Boreggio è di quelle molto pesanti e getta ombre, sui toni utilizzati nel post partita. Il referto di fine gara del direttore di gara, Zampieri di Rovigo: "al termine della gara, fuori dal terreno di gioco, si rivolgeva all’assistente dell’Arbitro n.2, Xhentiljana Gjini, con epiteti assai discriminatori". Tutto rientra nella casistica dell'articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva che afferma "Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori".

Un brutto episodio, forse causato da un malinteso o causato dalla tensione accumulata durante la gara. In tutti i casi, qualora venisse confermato il referto, non ci sono giustificazioni. Al Mattino di Padova, il ds dell'Albignasego ha raccontato il punto di vista societario: "Alla fine la decisione che conta è quella dell'arbitro, probabilmente ha sentito qualcosa di sbagliato e che non è stato detto, noi presenteremo il nostro regolare reclamo come previsto dai termini della federazione. Non c'è tanto da dire, rispettiamo la decisione degli ufficiali di gara, ma probabilmente sia con Boreggio sia con mister Antonelli. il direttore di gara ha capito qualcosa di sbagliato. Come società non abbiamo tanto da dire, detto del reclamo che faremo, speriamo che l'arbitro e i suoi collaboratori capiscano di aver sentito qualcosa che non è stato detto. C'è poco da arrabbiarsi perché così è, così rimarrà e più di questo non si può fare. Ci adeguiamo, l'assistente in questione ha parlato con l'arbitro ed è poi lui che ha preso le decisioni».

Di certo la situazione merita un chiarimento definitivo quanto prima. Sia da parte dello squalificato e soprattutto da parte dell'arbitro. Ascoltare le versioni di entrambi, senza giustizialismi preconfenzionati. Anche se per regolamento non possono farlo, sarebbe interessante capire pubblicamente da Xhentiljana Gjini cosa hanno udito le sue orecchie. Perché prima ancora di essere una guardalinee, si tratta di una persona, che merita rispetto e dignità. Ora passa la palla all'AIA regionale, che in questi giorni ha scelto la linea - classica e per certi versi comprensibile - del silenzio. Al tempo stesso, nel 2022, questo silenzio può essere un'arma a doppio taglio. Se si vuole dare un segnale in termini sociali, oltre a tutelare la categoria arbitrale sin dalle serie inferiori, è bene raccontare cosa succede. Anche se la verità può fare male. 

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Eccellenza, girone A: stangata Albignasego, 10 giornate all'esterno Boreggio

PadovaOggi è in caricamento