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Promozione, girone D: Andrea Ton (mister Curtarolese) "Sono sincero, non credo ci siano le condizioni per ripartire in tranquillità ad oggi"

Il tecnico della Curtarolese, Andrea Ton, in esclusiva a Padova Oggi, analizza il rendimento della sua squadra e il momento difficile del calcio dilettantistico nel padovano

Mister Andrea Ton, allenatore di lungo corso della Curtarolese tratteggia il momento della squadra padovana, tra voglia di ripartire, cautela per l'aumento dei contagi e analisi della squadra, alla luce delle prime tredici giornate di campionato. Ecco le sue dichiarazioni in esclusiva a Padova Oggi. 

Situazione Covid e allenamenti: Siamo un po' in difficoltà. Non sappiamo come comportarci perché i contagi sono tanti. Ne abbiamo anche noi nel gruppo squadra. Vedo i ragazzi un po' in difficoltà, un po' impauriti. Prima di tutto viene la salute sia chiaro e ripeto stiamo facendo fatica ad organizzarci. Non stiamo facendo tanti allenamenti, anche perché mi sento in difficoltà nei confronti dei miei ragazzi. A lavoro ci vai con la mascherina, ma negli allenamenti non la puoi tenere. I numeri parlano di tanti contagi, e al netto che questa variante sembra meno pericolosa, i numeri sono spaventosi. Mai come in questo periodo, sento e leggo di tantissimi contagiati e la situazione preoccupa, inutile nasconderselo. Tutte le squadre, comunque, sono nella stessa situazione. 

Previsioni sulla ripresa delle ostilità: Per il 30 gennaio credo sia impossibile ricominciare il campionato. Ogni squadra ha i suoi problemi. Oltretutto arriviamo da una stagione invernale in cui non ci si è preparati. Le squadre con cui parliamo costantemente mi riferiscono di allenamenti ripresi questa settimana oppure facendo qualche sessione saltuaria in quelle precedenti. Finché non viene discussa e condivisa una linea guida sanitaria per il rientro in campo e per le visite mediche, credo sia impossibile ricominciare. Rischiamo veramente di trovarci con un sacco di partite saltate e poi di doverle recuparare quando? Manca la chiarezza, mi sembra tutto un po' campato per aria. Non getto la croce addosso alla federazione regionale, anche perché si cerca di capire cosa fanno i vicini o le altre in giro per il paese per poi attuare le soluzioni migliori per giocare in sicurezza. Anche la questione del rientro in campo dei negativizzati post covid è un tema rilevante. Prima sembrava che potessero fare la visita medica di nullaosta dopo una settimana dalla negativizzazione, ora pare che il CTS si stia tirando indietro. Non abbiamo rose da 30 o 40 giocatori, questa è la verità. Leggo che le categorie superiori spingono per riaprire il mercato per allargare i roster, ma la verità è che non tutte le squadra hanno disponibilità economico e organizzative soprattutto per gestire dei gruppi così ampi. Prima di tutto, ripeto, bisogna guardare la salute. Quando ci saranno regole sicure e un calo certificato dei contagi, torniamo a parlare di calcio, altrimenti come possiamo parlare di regolarità dei campionati o certezza di giocare senza rischi. Sincerità mi viene difficile fare allenamento e correre il rischio che 3 o 4 miei ragazzi si contagiano e poi restano a casa dal primo lavoro che hanno. Devo guardare le loro vite al di fuori del campo, le loro famiglie, il mantenimento dei lavori, la loro salute. Persino la serie A fatica a giocare in questo periodo, figuriamoci noi che siamo più piccoli. Sono sincero, non credo ci siano le condizioni per ripartire in tranquillità ad oggi.

Bilancio delle prime 13 giornate: Siamo consapevoli di giocarcela alla pari con tutte le squadre del girone. Vedo molto equilibrio nel nostro raggruppamento. Tutte le gare sono combattute fino all'ultimo e ripeto potevamo fare meglio in alcune situazioni. Tipo la sconfitta immeritata con il Favaro o quella di Vedelago al 94'. Alla fine 2-3 punti in più, con un pizzico di attenzione maggiore, potevamo averli. Detto questo, vedo che nel nostro piccolo e con le nostre difficoltà, anche in Promozione abbiamo avuto la fortuna di costruire un buon gruppo, rispettando il budget, in grado di tenere testa a chiunque e non facendoci mettere sotto da nessuno, aldilà del secondo tempo contro il Cadoneghe. Siamo consapevoli che il girone di ritorno sarà un'altra storia. Le rivali si sono rafforzate, noi ci siamo mossi rispettando le disponibilità. Poi siamo un po' sfortunati, perché a causa di un incidente motociclistico abbiamo perso Davis Pace (attaccante ndr) per tutta la stagione. 

Il nuovo arrivo Garofolin:  Un innesto studiato e con logica. Abbiamo anche pensato al suo inserimento in ottica di non levare spazio ai 2-3 giovani che abbiamo in rosa e che stanno giocando un po' meno in questa prima parte di campionato. Abbiamo rispettato le necessità della società. Garofolin lo conosco, abbiamo trovato la quadra nell'accordo. Ha grande voglia di rivalsa ed è motivato. È l'ennesima scommessa che facciamo e credo farà bene. 

Su Domenica Falco: Lui è un ragazzo squisito. Un ragazzo che si vede che ha giocato ad altissimi livelli e fa le cose al massimo della determinazione e dell'umiltà. La cosa che mi è piaciuta di più di lui è la sua lealtà. Aveva proposte economiche più importanti, ma è rimasto perché si trova bene, perché l'ambiente lo fa sentire a casa sua. Falco è importantissimo per il gruppo, sia umanamente, sia tecnicamente. Ripeto si è sempre messo a disposizione con grande umiltà e sono felicissimo di questo. Lui fa sempre cose interessanti in campo, oltre ai gol. Sa giocare a calcio ed è arrivato con la testa giusta. 

Previsioni per il girone di ritorno: Sono convinto che sarà durissima, ma noi abbiamo il nostro gruppo. Rientreranno Matos e Salvato che sono due giocatori importanti per noi. Dobbiamo essere umili, ripeto. Dovremo lottare ed allenarci al meglio. Serviranno 16-17 punti per salvarci. Quota 34 per stare tranquilli credo saranno sufficienti. È un raggruppamento molto equilibrato e nel girone di ritorno dovremo stare attaccati al treno giusto. 

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