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Promozione, girone D: Unione Cadoneghe, ora è Eccellenza

A coronamento di un progetto tecnico triennale, l'Unione Cadoneghe domenica ha conquistato la prima promozione della storia del club in Eccellenza. Mister Ferrulli: "Siamo un progetto in crescita e vogliamo continuare così"

La prima volta non si scorda mai. L'Unione Cadoneghe continua a festeggiare la promozione in Eccellenza, giunta dopo il 4 a 0 casalingo contro il Marghera. Un'ascesa che arriva da lontano, dal dicembre 2019, con un nome e cognome ben preciso: Alessandro Ferrulli. Tecnico, condottiero, manager di campo e non solo di questa corazzata che da gennaio 2022 ad oggi ha perso appena 3 partite a cavallo di due campionati. Una squadra edificata anno dopo anno con perizia, attenzione, passata da delusioni (la promozione sfumata lo scorso anno di un punto), esaltata in quest'annata dall'innesto di molti giovani che garantiscono già oggi un grande rendimento e un futuro roseo in vista dell'anno prossimo. Queste le dichiarazioni dell'allenatore dell'Unione Cadoneghe.

Mister Ferrulli, felice per la promozione? "Sono veramente tanto contento. Da quando sono approdato qui 4 anni fa ho visto una crescita continua a livello societario che mi rende veramente felice. Siamo cresciuti in tutto: strutture, settore giovanile, impianti. Era scritto nel destino andare in Eccellenza."

Detta così, una sorta di obbligo morale questa promozione. "Diciamo di si, anche per rispondere agli investimenti societari di questi anni. Vogliamo diventare un polo importante della zona". 

Cosa le è piaciuto di più di questa stagione? "Può sembrare presuntuoso, ma sembra quasi normale per noi vincere. In questa stagione abbiamo perso due partite solamente. Abbiamo instillato nei ragazzi una mentalità vincente, decisamente contagiosa. Anche quando pareggiavamo, i ragazzi tornavano a casa arrabbiati."

Il segreto di questa annata? "La continuità. Nessun exploit, ma una continuità lineare di risultati positivi che ci ha premiato."

In un calcio sempre più istantaneo e veloce, in cui gli allenatori vengono esonerati dopo poche settimane, lei è al comando tecnico da 4 anni in questa società. "Sono l'uomo dei percorsi lunghi, vedi i miei setti anni al Borgoricco (ora United Borgoricco Campetra in Eccellenza ndr.). A Cadoneghe stiamo cercando di ripetere un percorso simile e le stesse orme. Tassello dopo tassello stiamo costruendo quello che serve".

Una squadra che ha mantenuto un blocco importante in questi anni. "Cambiamo al massimo tre giocatori a stagione, per il resto amo lavorare con chi mi conosce già perché sanno quello che voglio e conoscono quanto sono esigente a livello di gioco e comportamento. Con il direttore Bergo condividiamo l'idea di avvantaggiarci di un anno con i fuoriquota. In questa stagione abbiamo schierato due 2005 titolari fissi. Ringrazio la società perché mi segue e l'anno prossimo possiamo ripartire da uno step in avanti in questo senso. Meneghello è un ragazzo di 17 anni forte, già pronto per giocare, poche storie.

I prossimi step di crescita, quali saranno? "Stabilità. Ne abbiamo già parlato con il presidente. L'anno prossimo ci sarà tanto entusiasmo, ma poi ci si scontra con la realtà di squadre con storie e budget importanti. Ci saranno partite complicate, ma nessun panico. Conosco la categoria e bisogna essere molto tranquilli. Servirà una crescita graduale, con miglioramenti sulle strutture e campi adeguati. 

Cadoneghe come Milano, con il tema campo cruciale? "Abbiamo quattro impianti di gioco, siamo privilegiati in questo senso, ma lo stadio dove gioca la prima squadra è in affitto al comune. Speriamo di ottenere la gestione del campo. Siamo passati da 150 a 400 tesserati in quattro anni. Sono numeri non banali e non gestire lo stadio direttamente è incredibile."  

Tra i giovani per le mani, chi potrebbe avere un grande futuro? "Non voglio fare torto a nessuno, ma dico il 2005 Meneghello. Gli ho visto fare delle giocate che non è facile vedere nei dilettanti. Ha una visione di gioco incredibile. Fisicamente deve crescere, però ha grande intelligenza nelle giocate".

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