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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Serie B, Cittadella: Mirko Antonucci "Al secondo anno qui voglio fare più gol"

Il trequartista granata, Mirko Antonucci, ha commentato il momento della squadra, in vista della sfida con il suo ex compagno alla Roma, nonché nuovo tecnico della Spal, Daniele De Rossi

Intervenuto nel pomeriggio in diretta a DAZN Talks, Mirko Antonucci ha tracciato un bilancio con il Cittadella, concentrandosi sulla prossima gara con la Spal al Tombolato, ma anche la vita di spogliatoio con i suoi compagni. Queste le sue parole: 

"Il mio compagno con cui mangio più spesso? Alessio Vita, è romano come me. Poi stavo sempre anche con Benedetti, ma è andato al Pordenone quest'estate. Personalmente questa stagione è iniziata bene, in linea con il bel campionato dello scorso anno. Ho trovato un bell'ambiente. Sento di avere più responsabilità ed è una cosa che mi carica molto. Stiamo andando bene, vediamo di fare sempre meglio. Al secondo anno voglio fare più gol. La rete è un qualcosa di istintivo. Contro il Brescia sono stato felice di avere aiutato la squadra. Alla Roma ero più giovane ed era un po' diverso. Mi affacciavo alla prima squadra e giocavo pochino. Ora sono più maturo e gioco con più continuità. A Cittadella ho trovato una famiglia. Vivo fuori mura, ma tanto è tutto a due passi. Il giocatore più forte con cui mi sono allenato è Nainggolan, mentre quello affrontato è Palumbo della Ternana. Non è vero che manca il talento in Italia, ma serve dare il tempo ai giovani di sbagliare. Anche in B ce ne sono tanti di talentuosi e spero anche io di essere in questa lista. Il paragone con Perotti? Forse ad inizio carriera, perché giocavo largo, ma ora mi sono accentrato. Mi trovo bene come seconda punta o dietro gli attaccanti. Non mi aspettavo De Rossi sulla panchina della Spal, ma sono contento per lui. Anedotti? Non saprei, ma è una grande persona. Era un capitano vero. Farà strano vederlo con la maglia della Spal. Al Vitoria Setubal sono arrivato a gennaio, a campionato iniziato. La squadra era a metà classifica, ma poi è scoppiato il Covid. In Portogallo c'è una mentalità diversa. Meno tattica e più divertimento. Si lavora sulla tecnica sempre, molto diverso dall'Italia. Puntiamo in alto, ma tutto dipende da noi. Quest'anno è un campionato difficilissimo, anche se molto bello. Bisogna affrontare ogni partita al massimo delle possibilità. Il livello è altissimo. Mia figlia mi ha cambiato in meglio la vita. Voglio donarle tanto amore, è la persona più importante della mia esistenza. Mi ha cambiato tanto. Avrei voluto fare di più in questi anni, ma è un percorso di crescita necessario. Mi sono ritrovato, anche grazie all'aiuto del mio mental coach."  

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