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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Serie B, Cittadella: Stefano Marchetti "Non facciamoci prendere da ansie"

Il direttore generale del Cittadella analizza il momento poco felice della squadra di Gorini alla luce degli ultimi risultati contro Reggina e Ternana

Il direttore generale del Cittadella Stefano Marchetti è uomo di lungo corso. Quasi 20 stagioni alla direzione generale del Cittadella lo portano ad analizzare con fiducia e lucidità le ultime due gare opache della squadra di Gorini. Non solo fiducia e lucidità, ma soprattutto la capacità di non drammatizzare la situazione

"Davanti c’era una squadra forte, ma non è questo il punto, perché in B tutte le squadre lo sono. Il punto, piuttosto, è che dobbiamo ritrovare i concetti che ci hanno permesso di fare bene sin qui, mentre in questo momento c’è un po’ di confusione", afferma Marchetti "Alla prima occasione subiamo gol e la partita si mette in discesa per gli altri, mentre per noi diventa un monte da scalare. La classifica è presto per guardarla. Non le facevo caso neanche quando eravamo davanti, figurarsi ora. E comunque è vero che siamo vicini ai playout, ma bastano un paio di vittorie per riaccostarci alla zona playoff. In ogni caso la classifica conta all’ultima giornata, quello che mi interessa è che il Cittadella torni a fare quello che sa. Invece ho visto una squadra intimorita, che non si era scrollata di dosso il 3-0 di Reggio Calabria. Giocate scolastiche, pochi contrasti e uno contro uno vinti. Al di là di questo poteva benissimo finire con un pareggio, ma loro sono stati più bravi negli episodi e noi abbiamo creato poco. Non è però il momento di fare drammi e di farci prendere dall’ansia, perché siamo all’inizio: non resta che lavorare mantenendo equilibrio, dopo aver fatto le giuste analisi con serenità. Un pochettino di calcio penso di capirne, ma non vado mai a disquisire sulle scelte dell’allenatore, perché le sue decisioni dipendono dai momenti, dalla condizione fisica dei giocatori e da quello che ha visto negli allenamenti. Baldini e Asencio non li avevamo, ma a Reggio c’erano e lì abbiamo perso 3-0. Embalo è entrato bene in partita e questo è sicuramente positivo. Nelle prossime giornate potrà solo crescere, ma viene da un lungo infortunio, con tanto di recidiva: il suo rientro dovrà per forza essere graduale. Negli anni ho imparato una cosa: col mio allenatore parlo sempre prima delle partite, mai dopo, perché dopo sono capaci tutti a dire 'dovevi fare così e non così'. Torno a dirlo: il punto non sono le scelte, ma il fatto che il Cittadella non ha fatto il Cittadella. Qualcosa da salvare in queste due partite? Non ho problemi ad ammettere che è difficile trovarlo. Certo, sotto il profilo dell’impegno non ho niente da rimproverare ai ragazzi, così come posso dire che siamo sì stati poco incisivi, ma che siamo stati condannati solo dagli episodi e non abbiamo sofferto. E, però, non vado oltre: sento tanti miei colleghi affermare il contrario di quello che è e dire che lo loro squadra ha giocato bene dopo partite interpretate male. Non lo farò, perché non ho quel tipo di mentalità e voglio essere onesto. Quello che stiamo attraversando non è un momento semplice, ma siamo venuti fuori da situazioni ben peggiori"

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