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Serie B, Cittadella: Vita «La squadra c'è e vuole raggiungere la salvezza il prima possibile»

Moto inesauribile in mezzo al campo, l'autore del gol del momentaneo pareggio granata contro il Benevento analizza il momento dei suoi compagni a 180' dalla fine della stagione

La girata con la quale ha impattato la gara contro il Benevento, poi risolta da Maistrello e Carriero nella ripresa, è il manifesto del Cittadella di questo periodo. Tenacia, forza e qualità. Alessio Vita, uno dei senatori granata, ancora una volta ha risposto presente al momento del bisogno. «Mi sono tolto un peso sabato. Mi sarebbe dispiaciuto terminare una stagione senza aver fatto una rete. Sono contento perché è servito ad aiutare la squadra in una vittoria fondamentale. L'obiettivo è vicino e dobbiamo mettere l'ultimo mattoncino», conferma il numero 16 granata. 

Un gol non banale, di pregevole fattura. «L'ho dovuto rivedere per capire come ho segnato. Dal campo ricordavo solo il pallonetto di Salvi a scavalcare Manfredini. Ero in completa trance agonisitica, sai non ero più abituato a segnare. Volevamo vincere a tutti i costi, perché eravamo consci dell'occasione di allungare sulle concorrenti che avevano scontri difficili o avevano perso come il Perugia contro il Cagliari. Quando inizi bene e e vai sotto su calcio piazzato, abbiamo avuto quei 2-3 minuti di spettri, ma poi abbiamo fatto un ottimo primo tempo raddrizzando subito la gara. Nella ripresa abbiamo ribaltato la sfida con i cambi, che hanno fatto la differenza».  

Dopo il gol del Benevento, avete avuto paura di non ribaltare la gara? «Paura no, perché avevamo avuto occasioni buone in precedenza. Quando vai sotto in una gara così delicata, contro un avversario che si gioca il tutto per tutto, nella testa ti dici "cavolo, è un obrobrio". Per fortuna siamo rimasti sul pezzo tranquilli, uniti. Questo significa che la squadra c'è e vuole raggiungere questa salvezza».  

Si può dire che la vecchia guardia granata, composta da te, Branca, Perticone, Frare, Maniero, Pavan e altri, avete sofferto quando le cose andavano male? «Noi siamo quelli da più tempo qui e sentiamo la responsabilità di trascinare gli altri. Quando le cose vanno male, noi ci sentiamo più responsabilità addosso. Ogni componente della rosa sta contribuendo al raggiungimento dell'obbiettivo. I cambi fanno la differenza, se siamo tutti orientati sulla stessa lunghezza d'onda possiamo fare cose buone. Per carità, abbiamo attraversato momenti difficili, ma ora ci mancano 180' e dobbiamo chiudere la pratica già sabato a Bolzano. Non sarà facile, perché il Süd Tirol è un campo difficilissimo, contro una squadra organizzata in piena lotta playoff».

Anche tu la vedi come mister Gorini: con una vittoria si chiudono i conti. «Secondo me potrebbero bastare, ma con 3 punti a Bolzano arrivi all'ultima giornata con un piede e mezzo al traguardo. Sicuramente bisogna vedere i risultati delle altre, ma ora dipendiamo solo da noi stessi. Proviamo a vincere sabato e poi speriamo di chiudere tutto il prima possibile».

Ora tocca al Süd Tirol la sorpresa del campionato. «Sono compatti, solidi, continui, si chiudono, ripartono ed hanno giocatori di qualità che possono fare gol in contropiede o sulle palle da fermo. È difficile segnare alla squadra di Bisoli,. Dobbiamo fare di tutto per portare a casa punti per avvicinarci alla salvezza. 1 o 3 lo vedremo sabato, intanto pensiamo a portare a casa un risultato positivo».

C'è un fioretto in ballo per la salvezza? «Non è proprio un fioretto, ma sono d'accordo con il magazziniere Tony che se ci salviamo dobbiamo fare una cosa. Non voglio aggiungere altro, a salvezza raggiunta tutti sapranno».

A fine stagione, se porti a casa la salvezza, sei contento? Si poteva fare di più? «Avevamo le qualità per fare meglio. Poi vedi tante squadre forti con budget importanti che sono laggiù a lottare con noi e si capisce la difficoltà del campionato. Se vediamo l'andamento stagionale, abbiamo buttato al vento tantissime partite. Qualche punto in più potevamo averlo ed essere già salvi tranquilli. Forse non saremo stati da zona playoff, visto l'equilibrio stagionale. Frosinone, Genoa e Bari sono state molto regolari, ma le altre hanno alternato tanti momenti di alti e bassi. Il Genoa stesso è ripartito solo con l'arrivo di Gilardino. Forse noi ci siamo abituati troppo bene in questi anni. Anche l'anno scorso eravamo in zona playoff a pensarci bene. Quest'anno abbiamo avuto tanti infortuni importanti, raggiungere la salvezza può essere una cosa buona».

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