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Padova si candida come città europea dello sport 2023

Oggi e domani in città la commissione Aces, che dovrà giudicare gli impianti e il loro utilizzo. Bonavina: «Dopo il Covid sarebbe una bella soddisfazione. Noi siamo pronti»

Presentata questa mattina ufficialmente la candidatura di Padova a “Città Europea dello Sport 2023” alla presenza della commissione di valutazione di Aces. Proprio oggi 9 luglio e domani è in città la commissione dell' Associazione Città Europee Sport, che ha il compito di dare una valutazione sulla candidatura di Padova.

Il dossier

La candidatura di Padova a Città Europea dello Sport- spiega il dossier di candidatura- vuole rafforzare e valorizzare l’impegno che l’Amministrazione in carica ha messo nello sviluppo e nella realizzazione di progetti, a più livelli, tesi al miglioramento del benessere e della salute dei cittadini. La città – sottolinea il dossier- ha uno spiccato spirito sportivo evidenziato dall’impegno nel rendere la pratica dello sport fruibile e disponibile a tutti. L’impegno dell’Amministrazione in questo senso è diretto e va dalla strutturazione degli impianti e dei servizi sportivi fino all’obiettivo di renderli tutti raggiungibili in 15 minuti da ogni punto della città utilizzando soprattutto mezzi di trasporto sostenibili.

I presenti

Alla presentazione hanno partecipato numerosi rappresentanti dello sport padovano oltre naturalmente al Sindaco Sergio Giordani, all’assessore allo Sport Diego Bonavina e al rettore dell’Università Rosario Rizzuto. Presenti anche Enrico Cimaschi, presidente commissione di valutazione, Brando Benifei, europarlamentare, presidente Egfa (Euro parlamentari amici di ACES) Rosanna Conte, europarlamentare, delegata ACES per il Triveneto. Francesca Bortolozzi, presidente onoraria MSP Italia, Michela Maffei, coordinatore associazioni Benemerite, Dino Ponchio, presidente Coni Veneto, Ruggero Vilnai, presidente Cip Veneto, Antonio Paoli, delegato del Rettore al progetto Sport e Salute, Elisa Queirolo, capitana della nazionale e del Plebiscito pallanuoto.

Il sindaco Giordani

«Quando parlo di Padova e di sport, mi emoziono. Fare sport è scegliere un modo di vivere positivo sia per quanto riguarda la salute sia dal punto di vista dei valori che da sempre sono associati alla pratica sportiva. Per questo l’aspetto sociale dello sport, è altrettanto importante di quello agonistico e di quello legato alla salute. Lo sport è motore di grandi cambiamenti positivi e sono certo che il riconoscimento di Città Europea dello Sport 2023 darà una grandissima spinta a rendere migliore il futuro, soprattutto quello delle generazioni più giovani».

L’assessore allo sport Bonavina

«Noi con questa candidatura vogliamo semplicemente continuare il percorso iniziato dalla nostra Amministrazione quattro anni fa. Da subito abbiamo voluto investire moltissimo in ambito sportivo, iniziando degli interventi importanti che vogliamo continuare a portare avanti. In questo percorso, si è inserito come in tutti gli ambiti sociali, il Covid, che ha di fatto bloccato l’attività sportiva. Ecco questa candidatura del 2023 vuol essere proprio un punto di partenza per iniziare un nuovo percorso a fianco di tutte le società e gli atleti che praticano l’attività sportiva. Qui abbiamo con noi atleti straordinari come Francesca Bortolozzo e Elisa Queirolo ed è anche grazie a loro che noi riusciamo a far crescere dal basso un movimento importante di ragazze e di ragazzi che si affacciano per la prima volta al mondo dello sport e noi come amministrazione comunale dobbiamo far di tutto perché le “case” che ospiteranno questi atleti giovani siano assolutamente accoglienti. Ringrazio naturalmente la Commissione con la quale oggi visiteremo molti impianti sportivi della città».

Il rettore uscente Rizzuto

«Partecipiamo con grande convinzione a questo progetto e a questa candidatura: quando la città chiama l’Università c’è. Lo sport è cultura, lo sport è salute, lo sport è incontro integrazione e inclusione, Sono tre temi che stanno molto a cuore della nostra Università. Per noi incentivare lo sport significa dare un opportunità a tutti i cittadini a partire dai più giovani di partecipare in prima persona. Abbiamo un grande progetto per il nostro CUS, vogliamo costruire con il comune un grande luogo di sport non solo per gli studenti ma per tutta la città».

Il “controllore” Enrico Cimaschi

«Abbiamo iniziato oggi un giro degli impianti padovani e soprattutto un giro tra chi questi impianti vive praticando diverse discipline sportive e ho già notato come queste realtà non siano dedicate solo ai campioni, ma che ci sia anche un importante indotto di persone che le utilizzano e questo è importante» evidenzia il presidente della commissione giudicatrice «e questa candidatura cade in un momento molto importante per noi come ACES Europa e per tutto il movimento sportivo perché va verso il 2024 quando Genova sarà capitale europea dello sport e quindi le candidature fanno parte di un discorso decisamente innovativo nel quale non si parla più solo di sport ma di cultura salute e inclusione. Il fatto che qui a Padova, a questo tavolo ci sia anche l’Università è certamente di grande importanza. Certo è importante avere dei buoni impianti, ben mantenuti, ma ancora più importante è che assieme ci sia un progetto di sviluppo del movimento sportivo che coinvolga il maggior numero possibile di soggetti. Domani completeremo la nostra visita, faremo la nostra relazione che sarà inviata a Bruxelles per essere comparata con le altre candidature espresse. Il responso arriverà presumibilmente a settembre»

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