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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il neo d.s. Massimiliano Mirabelli: «Padova non c'entra nulla con la C, la porteremo dove merita»

«Qui c’è un progetto importante, per questo ho accettato con grande entusiasmo. Padova è una piazza importante, appena me lo hanno proposto ho subito accettato», le prime parole del neo d.s.

«Non sono qui per partecipare, ma per vincere. Qui c’è un progetto importante, per questo ho accettato con grande entusiasmo. Padova è una piazza importante, appena me lo hanno proposto ho subito accettato», sono le prime parole del nuovo d.s. del Padova, Massimiliano Mirabelli. «Padova per me non rappresenta la serie C, ma una società che ha blasone, una storia importante. Padova, che nessuno si senta offeso, non c’entra nulla con questa categoria», ha dichiarato in conferenza stampa. Siede tra il presidente Daniele Boscolo Meneguolo e l'a.d. Alessandra Bianchi. 

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Una conferenza stampa molto attesa quella di presentazione del nuovo dirigente che ha preso il posto, un po’ a sorpresa, di Sean Sogliano. Il tutto inoltre, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato. «Il mister è una persona splendida, molto disponibile. In questo periodo in cui sono stato fermo ho girato tanto i campi e ho visto più volte giocare il Padova. Ci siamo trovati d’accordo sulla visione complessiva. Per quanto riguarda i giocatori invece non cambia nulla, dovremmo solo migliorare un po’ per cercare di ridurre il gap. Noi dobbiamo ragionare di gara in gara perché vorremmo ancora la nostra per la vittoria finale».

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Inevitabile la domanda su Pavanel: «Con il mister siamo d’accordo che la rosa è competitiva e non si deve toccare. Ma è normale che il mercato può offrire opportunità, su questo noi saremo vigili ma non vi dovete aspettare botti. Non arriva attraverso il mercato di gennaio la soluzione dei nostri problemi. Le soluzioni le abbiamo qui». Mirabelli poi spiega nello specifico dei casi di mercato più scottanti: «Per quanto riguarda Kragl con il mister ho parlato e in base a quello che ci siamo detti abbiamo ritenuto di non chiudere con il giocatore. Ma non c’era un accordo. Abbiamo incontrato i dirigenti del Sassuolo, abbiamo parlato di Moro che ora però è di un’altra società. Ne parleremo a giugno, abbiamo ora altre priorità. Moro poi quest’anno può giocare solo qui o a Catania e lui ha scelto la Sicilia». E' comunque il campionato, la priorità, per il nuovo direttore e per la società: «Noi non dobbiamo pensare a chi ci sta davanti ma fare del nostro meglio. La rosa è all'altezza, non servono colpi d'artificio. Sono arrivato qui e ho trovato una società molto organizzata. Io sono arrivato solo ma non sono solo perché ho trovato dei professionisti che hanno tutti lo stesso obiettivo». Infine, ai giornalisti: «Io o sono al campo o sono in sede. Sono dell'idea che i giocatori si devono conoscere, quindi se non mi trovate è perché vuol dire che sono in giro a vedere calciatori». 

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