Olimpiade amara anche per il canottaggio in questa edizione dei giochi olimpici che ha regalato ben poche medaglie.

SOLO RISERVA. E forse, con il senno di poi, qualcosa di diverso si poteva/doveva fare. Almeno questo è il pensiero di Rossano Galtarossa, atleta plurimedagliato alle Olimpiadi, e in questa edizione relegato al solo ruolo di riserva nonostante anni di esperienza alle spalle e ottimi parametri fisiologici.

"AMAREZZA PER L'ESCLUSIONE". Il padovano, di ritorno a casa, non le manda a dire e sfoga la sua delusione: “Ho fatto cinque olimpiadi alla soglia dei quarant'anni mi sono messo di nuovo in gioco e ho deciso di intraprendere l'ennesima avventura olimpica mettendomi a disposizione con il massimo impegno. La mia amarezza è grande nell'essere stato escluso: il tecnico Giuseppe De Capua ha deciso di utilizzarmi come riserva, nonostante i miei parametri fisiologici fossero come quelli di 12 anni fa, anzi migliori”.

SOLO UNDICESIMI. Una delusione sottolineata anche dai risultati della squadra: “Una scelta incomprensibile dai risultati catastrofici: tant'è che siamo passati dall'argento di Pechino all'11° posto di Londra. L'anno scorso in 15 atleti della Nazionale firmammo una lettera per sfiduciarlo, ma non è servito a niente. Ora si è capito definitivamente che avevamo ragione”.

TITOLO ITALIANO? Per Galtarossa c’è voglia di dare ancora molto, ma non agli Europei ai quali non parteciperà in polemica con la gestione del canottaggio italiano: “Mi farebbe piacere -ha concluso Galtarossa -chiudere la stagione con un titolo italiano e saprei a chi dedicarlo. Adesso devo ricaricare le pile e ritrovare la voglia di sudare ancora".