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Paralimpiadi Rio 2016, quattro padovani in gara: Alex Zanardi punta di diamante

Venerdì l'apertura dei giochi paralimpici brasiliani. 101 gli atleti che rappresenteranno l'Italia. Per i patavini, di nascita o di adozione, il primo in gara sarà Andrea Borgato (tennistavolo)

Saranno 101 gli atleti che rappresenteranno l’Italia ai giochi Paralimpici di Rio 2016, in programma dal 7 al 18 settembre. Padova sarà rappresentata da quattro atleti: Nadia Fario per il tiro a segno, Andrea Borgato per il tennitavolo, Francesco Bettella per il nuoto e Alex Zanardi, bolognese di nascita, ma padovano d'adozione.

TEAM. La compagine azzurra è aumentata rispetto ai 94 atleti inizialmente convocati grazie ai “ripescaggi” effettuati dopo l’esclusione della Russia dalla competizione olimpica. Gli azzurri saranno in gara in quattordici discipline diverse con Martina Caironi, rappresentante dell'atletica leggera, che sfilerà in testa alla delegazione azzurra come portabandiera della cerimonia inaugurale.

BORGATO. Il primo a scendere in campo tra gli atleti padovani sarà Andrea Borgato, 44enne di Monselice, alla sua seconda esperienza olimpica, vanta un secondo posto a squadre conquistato agli europei di Vajle nel 2015. Aprirà la sua olimpiade nel tennistavolo giovedì alle 16, ora italiana.

FARIO. A seguire ci saranno le gare di qualifica di Nadia Fario, impegnata nel tiro a segno. Per la 52enne di Padova, quella di Rio sarà la prima olimpiade; ai mondiali 2015 (per la prima volta misti, con donne e uomini sulla linea di tiro) è stata medaglia di bronzo.

BETTELLA. Venerdì sarà anche la giornata di inizio di Francesco Bettella, impegnato nei 100 metri dorso. Per il 29enne padovano quella di Rio è la seconda olimpiade. C'era a Londra 2012, finalista sui 100 e sui 200 stile libero. Poi si è preso un paio d'anni sabbatici e nel 2015 è tornato a gareggiare vincendo tre medaglie d'argento agli Europei portoghesi di Funchal: 2° 200 stile libero - 2° 100 dorso - 2° 50 dorso, che gli ha permesso di staccare il pass per Rio.

ZANARDI. Infine un 50enne di tutto rispetto: Alex Zanardi. Bolognese di nascita, da anni vive a Noventa Padovana. In Brasile vuole provare a ripetere i successi di Londra nell'handbike, dove vinse due medaglie d'oro individuali (corsa su strada e a cronometro) e l'argento a squadre.

DE VIDI. Nella compagine azzurra dell'atletica leggera anche un trevigiano, Alvise De Vidi, molto legato alla città del Santo. Dal 1988 al 2012 ha gareggiato per l'Aspea Padova, anni in cui ha conquistato numerosi allori. Ora è tesserato per le Fiamme azzurre e a Rio sarà in pista sui 100 e sui 400 metri.

ZAIA. “Da venerdì si tifa alla grande, come e più che in agosto – dichiara il presidente del Veneto Luca Zaia – per gente che ha saputo accettare il peso della sfortuna, tramutandolo in forza di carattere, voglia di vivere, voglia di vincere. Sono tutti vincenti per definizione e se lo saranno anche con una medaglia al collo sarà un valore aggiunto, un qualcosa in più che darà gioia e soddisfazione. Ognuno di loro – conclude Zaia – è già medaglia d’oro: sul gradino più alto del podio nella gara della vita e nel cuore di tutti gli sportivi e dei veneti”.

LANZARIN. Saranno 11 i veneti in gara, impegnati in otto discipline diverse (handibike, scherma in carrozzina, atletica leggera, tennis tavolo, thriatlon, vela, nuoto, tiro a segno): “Le Paralipiadi – sottolinea l’assessore al Sociale della regione Veneto Manuela Lanzarin - non sono Olimpiadi di serie B, ma rappresentano l’essenza stessa dello sport: la voglia di vivere e di competere, prima di tutto con se stessi, per superare paure e limiti e affermare tutta l’energia, la grinta e la passione di chi non si arrende mai, senza arretrare di un millimetro di fronte alla cosiddetta ‘disabilità”.

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