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Peghin nuovo presidente del Padova, rilevato il 25%: «Voglio dare una mano a Oughourlian»

Messo a disposizione un milione di euro, ma, lo spiega anche durante la conferenza stampa, non c'è la volontà di fare una scalata e diventare il proprietario unico. Confermato il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli

Una conferenza stampa che è durata quanto una partita. Quasi un'ora e mezza per rispondere alle tante domande in una sala piena di giornalisti che attendevano di incontrare il neo presidente del Calcio Padova, Francesco Peghin, è l'amministratrice delegata, Alessandra Bianchi. La notizia del coinvolgimento dell'imprenditore padovano, capogruppo dell'opposizione in consiglio comunale dopo essersi candidato a primo cittadino alle ultime amministrative contro l'attuale sindaco, Sergio Giordani, che appunto la spuntò, è un fulmine a ciel sereno. 

La trattativa per entrare in società è cominciata con la visita di Joseph Oughourlian a febbraio, quando è venuto a Padova l'ultima volta. In quelle giornate incontra prima Roberto Bonetto, imprenditore ed ex presidente del Calcio Padova, che he voleva rilevare almeno il 50%. Poi la volta di Francesco Peghin, che ora diventa presidente con il 25% delle quote. Lo ha fatto mettendo a disposizione un milione di euro, ma lo spiega anche durante la conferenza stampa, non c'è la volontà di fare una scalata e diventare il proprietario unico. Bonetto probabilmente aveva una idea diversa, inoltre il personaggio non è uno che non vuole mettere l'ultima parola. A Oughourlian chissà, magari questo non piace.

Tantissime le domande ai presenti, soprattutto perché questo annuncio arriva al termine di una stagione conclusasi con la sconfitta con la Virtus Verona nel secondo turno dei play off. Non solo la sconfitta ma il rigore solare negato, per il quale nessuno della società ha battuto i pugni, hanno lasciato altro che l'amaro in bocca. «Non sono certo qui per necessità di visibilità o per affari, quello che mi ha spinto è la passione per lo sport e per questa società. In passato come ricordate sono stato già presente in società, oggi però lo faccio con un impegno diverso», ha spiegato il neo presidente. Peghin è un uomo di sport ma si rende conto che il calcio ha una importanza diversa, inutile negarlo. Ed è un mondo completamente diverso da quello che è abituato a frequentare. «Essendo di qui non posso ignorare che il Padova Calcio è l'emblema dello sport in città». Durante la conferenza gli si  è chiesto se si occuperà anche di decisioni tecniche: «Quello lasciamolo fare ai professionisti». Nella fattispecie il direttore Massimiliano Mirabelli, che è stato confermato anche il prossimo anno. Per quanto riguarda chi si siederà in panchina è sempre possibile la conferma di mister Torrente ma non scontata. «Fino a che non c'è la firma», ha commentato Alessandra Bianchi. 

Per quanto riguarda il mercato il budget è di 4, 5 milioni di euro, a prescindere dalle cessioni. Nel caso di Vasic, di cui si parla visto che sono in tanti che lo hanno osservato quest'anno, una eventuale vendita non cambierebbe il budget del mercato. «Non ci vogliamo far prendere per il collo da nessuno». A Peghin, visti i rapporti non idilliaci con Giordani, la domanda sullo stadio e i rapporti tra società e amministrazione comunale. La risposta fa intendere che «se dovesse un problema agire da interlocutore con il Comune, questo lo si può delegare a chi ha rapporti migliori». 

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