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Buso, l'ex portiere biancoscudato stroncato dalla leucemia

Il giocatore e allenatore 61enne, nato a Padova, è morto la vigilia di Natale dopo una lunga malattia. Dopo essere cresciuto nelle giovanili, ha giocato dal 1968 al '72 nel Padova. Era soprannominato il "Treccani del calcio"

Si è spento la vigilia di Natale l'ex biancoscudato Sergio Buso, 61 anni, portiere negli anni '70 e '80 e poi allenatore, vice di Roberto Donadoni in Nazionale e del Napoli. Aveva continuato a lavorare anche durante la scorsa estate nonostante la malattia, ma le sue condizioni si erano aggravate nell'ultimo mese.

I FUNERALI. A stroncarlo, una lunga lotta contro la leucemia. I funerali si sono svolti ieri, nella chiesa di Sant'Egidio, a Taranto, dove Buso - nato a Padova - viveva con la moglie Sonia Maldarizzi e le figlie Silvia e Giulia.

IL PADOVA CALCIO. Padovano di nascita, Buso era cresciuto nel vivaio biancoscudato ed aveva indossato la maglia della prima squadra per 70 volte dal 1968 al 1972. In una nota, il Calcio Padova dichiara di "stringersi attorno alla famiglia in questo momento difficile".

LA CARRIERA. Buso ha difeso la porta di società importanti come Bologna e Cagliari, ed è stato anche un buon allenatore, preparatore dei portieri ma anche guida tecnica "pro tempore" di società come Napoli e Fiorentina. Nell'era Donadoni (2006 - 2008) fu anche vice della Nazionale Maggiore. Persona stimatissima nell'ambiente, venne soprannominato "il Treccani del calcio" dal presidente del Bologna Gazzoni, per via della sua conoscenza enciclopedica della materia calcistica.

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