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"Spazio al gesto", l'iniziativa di sport e sociale per ragazzi ipovedenti arriva anche a Padova

Il campione paralimpico Daniele Cassioli, cieco dalla nascita, porta a Padova “Spazio al gesto”, pomeriggi di sport per bambini e ragazzi non vedenti in due impianti di atletica della città

Il campione paralimpico Daniele Cassioli, cieco dalla nascita, porta a Padova “Spazio al gesto”, pomeriggi di sport per bambini e ragazzi non vedenti in due impianti di atletica della città. Il progetto è stato presentato in una affollata conferenza stampa in cui erano presenti Diego Bonavina, assessore allo sport, Antonio Paoli, protettore allo sport Università di Padova, Daniele Cassioli, campione paralimpico, Roberto Gasparetto, vice presidente Assindustria Sport, Francesco Schiavo, Corpo Libero Athletics Team, Luigi Toson, presidente Banca Patavina, Gionatha Bassani, Soqua e Micaela Faggiani, Ass. Fuori la voce. 

“Spazio al Gesto” nasce dall’esperienza personale di Daniele Cassioli che, da diverso tempo propone su scala nazionale attraverso la sua associazione Real Eyes Sport ASD, esperienze sportive per ragazzi con disabilità visiva. La pandemia ha fermato per oltre un anno l'attività che riprende proprio da Padova. Il progetto ha come finalità l’avviamento al movimento e all’attività sportiva di bambini e ragazzi con disabilità visiva seguendo semplici ma indispensabili ingredienti: muoversi, sperimentare, socializzare e divertirsi: «Lo sport mi ha dato tanto - racconta Daniele, vincitore di 25 titoli mondiali, 25 europei e 41 italiani di sci nautico - ho deciso di restituire almeno in minima parte quello che ho ricevuto. Quando ero piccolo ero solo un bambino che aveva gli occhi guasti. Lo sport mi ha restituito la dignità e la grande occasione di farmi valere per quello che ho, senza essere considerato per quello che mi manca. Per non lasciare soli i ragazzi abbiamo costruito un protocollo serio per svolgere in sicurezza l’allenamento, condizione indispensabile in questo tempo di pandemia. L’isolamento è pericoloso e lo è ancora di più per chi vive con una disabilità. Rispettando le disposizioni e proponendo esercizi compatibili con la lotta alla diffusione del contagio abbiamo la grande ambizione di far divertire i giovani non vedenti in totale sicurezza». 

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