Ahmed, la Procura archivia: nessuna istigazione al suicidio
Il suo corpo è stato ritrovato nel fiume Brenta la mattina del 26 aprile scorso. Si era lanciato dalla passerella pedonale che collega Torre a Cadoneghe. Aveva solo quindici anni
Il suo corpo è stato ritrovato nel fiume Brenta la mattina del 26 aprile scorso. Si era lanciato dalla passerella pedonale che collega Torre a Cadoneghe. Aveva solo quindici anni
Una pioggia incessante ha accolto il feretro del 15enne, trovato senza vita il 26 aprile scorso nelle acque del fiume Brenta. Prima il funerale religioso, in forma privata, poi la tumulazione al cimitero maggiore di Padova
Secondo gli inquirenti sarebbe improbabile che il quindicenne sia stato costretto a togliersi la vita perché minacciato e per questo si scava ancora nella vicenda. La Procura sarebbe convinta che si tratti di un caso legato al "male di vivere". Novità importanti sul telefono ritrovato: la sim era all'interno
Don Diego Cattelan, vice parroco della parrocchia di San Carlo: «Non c’è mai solo una causa che si potrebbe quindi individuare. C’è sicuramente un aspetto, però, che spiega bene Papa Francesco. Lui la chiama la legge dello scarto»
«Non era il tipo da invischiarsi in situazioni pericolose, traffici per parlare chiaro. Non era proprio il tipo. Lui era molto depresso, forse per attirare l’attenzione si è inventato la storia che fosse in pericolo, ma poi il male di vivere ha avuto il sopravvento ed è finita così»
Il vicequestore Valeria Pace spiega: «Il telefonino di Ahmed era stato trovato la mattina dopo il suo allontanamento sulla passerella da un passante, che lo ha preso e fatto suo inserendo la propria scheda Sim»
Marco Schiesaro, sindaco di Cadoneghe, è accorso sul luogo del ritrovamento del cadavere: «Questo è un punto tristemente noto, perché negli ultimi mesi si sono verificati altri due decessi sempre da questa passerella: c'è bisogno di una videosorveglianza sovracomunale, quest'area va monitorata»