Sottolinea il presidente Carlo Miatello: «Si tratta di numeri importanti. Ecco perché vogliamo dare voce a chi non ne ha, grazie ad un’azione politico-sindacale che sia il più concreta possibile. In primo luogo, serve restituire alle pensioni il valore perduto, riducendo su di esse il carico fiscale, superiore alla tassazione dei redditi da lavoro dipendente»
A lanciarlo è l'Associazione nazionale pensionati di Cia Padova: «Spesso accade che i parenti degli anziani residenti nelle case di riposo siano addirittura costretti a vendere l’abitazione di proprietà della persona non autosufficiente al fine di far fronte alle rette»
Saranno costretti a pagare all’Agenzia delle Entrate, per uno sbaglio non imputabile ad una loro inadempienza, sanzioni e interessi dai 10 ai 20 euro ciascuno: a darne notizia è Anp Cia Padova.
Torna la quattordicesima per i 215mila pensionati padovani con assegni inferiori ai 1.000 euro al mese, e arriva il bonus di 200 euro per coloro che nel 2021 hanno beneficiato di un reddito ai fini Irpef sotto i 35mila euro
Un incremento, riconducibile alla rivalutazione automatica dell’assegno, che Anp Cia Padova definisce «risibile, quasi una beffa: ci vuole ben altro per assicurare una vita quantomeno dignitosa ai nostri pensionati»
Fra le azioni suggerite da Anp Cia Padova, l’istituzione di liste d’attesa ad hoc, validate dalle Ulss venete, da utilizzare qualora vi fossero delle rinunce all’ultimo
«Dal primo gennaio 2021 migliaia di pensionati padovani riceveranno un aumento da 1 a 3 euro sulla propria pensione, già ridotta ai minimi termini. Un incremento ridicolo, che in questo periodo di emergenza sanitaria, e conseguente crisi economica, suona come una beffa»