Se la Lega ha scelto di astenersi al momento dal voto della seduta scorsa, in cui si discuteva la mozione presentata dalle minoranze contro l’assessore all’Istruzione e al Lavoro Elena Donazzan, ora invece propone una risoluzione
A determinare il risultato è stata l'astensione compatta della Lega e della Lista Zaia Presidente. Lorenzoni: «Mi rammarica che il presidente Zaia non abbia partecipato ai lavori, evidentemente non ritiene importante il confronto in aula»
«Una mozione che invita il Sindaco Sergio Giordani a chiedere le dimissioni dell’esponete di FDI che, alla luce di quanto successo, riteniamo non debba più ricoprire l’importante ruolo che ha in Regione»
Il capogruppo leghista, Pan: «Donazzan ha raccontato di aver sentito cantare fin da piccola, 'Faccetta nera'. Io ho una storia personale diversa: fin da piccolo ascoltavo i racconti di mio nonno, oggetto di violenze da parte della Camicie nere»
La mozione invita il Consiglio ad esprimere «formale riserva nei riguardi delle affermazioni pubbliche e del contegno tenuto dall’assessore. Il presidente Zaia comunichi le determinazioni che intende assumere»
Niente scuse come sollecitato anche da Zaia. Twitter, Facebook e Instagram certificano con la sospensione dell’account che l’utente non è in grado di seguire le norme che ha accettato quando si è iscritta a queste piattaforme
Nel pomeriggio di giovedì, anniversario della Liberazione, i manifestanti legati ad alcuni gruppi della sinistra cittadina sono scesi in strada con una marcia antifascista
La manifestazione è a sostegno dell’insegnante che è stata fermata in piazza durante la manifestazione antifascista non autorizzata del 29 marzo. Il corteo attraverserà il centro e il Liston per poi tornare di nuovo in piazza
Palestra Popolare Chinatown, Catai, Pcl e i Collettivi Tazebao e Facciolati 96 lanciano una serie di appuntamenti a sostegno di Maria Giachi, l'insegnante fermata e subito rilasciata dopo le cariche in piazza il 29 marzo scorso
«Al di la dei giudizi di merito già espressi e che restano tutti, a me interessa anche il diritto alla serenità di Padova e della grande maggioranza dei suoi cittadini. Il Sindaco rappresenta una comunità ed è normale che esprima i suoi timori»
In un documento assessori e sindaco definiscono uno scempio i manifesti apparsi a Padova e criticano la manifestazione prevista per venerdì: «La nostra città rifiuta ogni forma d’intolleranza e provocazione»
Simboli inequivocabili dell'estrema destra, danni e un'effrazione in piena regola. É l'ennesima intimidazione al collettivo di sinistra, di nuovo nel mirino dei vandali
Il responsabile provinciale, Vittorio Ivis: "Tentativo di reinterpretare la storia. Così si finisce per fare di tutta l’erba un fascio. Ma tolta l’erba, rimane solo il fascio”
"Sui valori antifascisti, ho giurato con in mano la costituzione, il giorno che sono diventata consigliere comunale", ha dichiarato l'esponente di Forza Italia
“Il nostro problema non era il contenuto dell'incontro, ma i relatori, che non sono affatto neutri rispetto al tema di cui si sarebbe andati a parlare", dicono in un comunicato
L'assessore regionale: "Ora devono intervenire istituzioni e Università. Noi per senso di responsabilità abbiamo fatto un passo indietro. Tocca a loro adesso farne uno in avanti”
Dietrofront e annuncio di una conferenza stampa da parte degli organizzatori. Cancellato l'appuntamento. Digos, questura e il dirigente Esu, Stefano Ferrarese, però smentiscono
La vicenda delle presentazione del fumetto nell'aula magna della Ederle diventa sempre più un caso politico. La sensazione tra smentite e prese di distanza è che alla fine non si farà
Il dirigente sottolinea: “Non conosciamo queste persone, a noi hanno solo chiesto uno spazio e ci sembra una buona opportunità da offrire ai ragazzi sul tema del ricordo”
Il consigliere di Coalizione Civica ha commentato così la notizia di un possibile ricorso al Tar contro il dispositivo approvato in consiglio comunale: "Si poteva fare anche prima"
A parlare il consigliere regionale del Partito Democratico Graziano Azzalin in merito alle polemiche sorte dopo la decisione del sindaco di Montegrotto Riccardo Mortandello di inserire la ‘certificazione’ antifascista
Gli attivisti: "Siamo stati caricato da otto poliziotti che non erano coordinati da nessuno quando gli abbiamo chiesto “Chi comanda?” loro hanno risposto “Nessuno”