Finanziato con quasi due milioni di euro dal programma europeo Amif (Asylum, migration and integration fund), si tratta di un progetto che vede il Comune di Padova quale capofila di una rete di partner pubblici e privati di sei Stati diversi
«Se ogni comune di cinquemila persone ne accoglie sei, facendo un conto matematico rapido, si capisce che il problema dell’invasione non esiste. Pensiamo se dodici venissero affidati a un comune di diecimila, diciotto a uno di quindicimila e progressivamente via così, sono numeri facilmente gestibili»