Oltre 25 mila coppie (vale a dire oltre 50mila clienti) hanno scelto ristoranti e trattorie padovani per celebrare la festa degli innamorati: secondo le previsioni la spesa complessiva a livello provinciale è di circa 2,5 milioni di euro, per una spesa pro-capite intorno ai 50 euro
I prezzi medi, per le frittelle in formato più grande, spaziano tra 1,80 euro e 2,40 euro, sulla base delle dimensioni, della farcitura e del peso, oltre che ovviamente dall’ubicazione della pasticceria e, rispetto allo scorso anno, sono aumentati in media del 5-10%, pari a 10-20 centesimi
Per la serata del 31 dicembre, ristoranti e trattorie di Padova e provincia si avviano a registrare il “quasi tutto esaurito”, nel segno della continuità con il giorno di Natale, che ha visto i locali lavorare in modo molto soddisfacente
Spiega il segretario Filippo Segato: «È una soluzione di buon senso che non impone nulla, ma che responsabilizza tutti: i consumatori a considerare le difficoltà degli esercenti e questi ultimi ad accettare i pagamenti elettronici anche per piccoli importi, se il cliente non ha contante con sé»
Presentata la guida patrocinata da Appe Padova: il premio quale migliore sommelier 2019 è andato a Ottavio Venditto del Ristorante Glam di Venezia; il “Talento emergente Che Passione 2022” allo chef Stefano Mocellin del ristorante Al Padovanino, mentre la “Menzione speciale Che Passione 2022”, assegnata sulle segnalazioni enogastronomiche dei giornalisti, è andata al ristorante Valbruna di Limena
«I pubblici esercizi - afferma Segato, segretario Appe - sono per loro natura dei luoghi dove è più facile esporre le proprie difficoltà, affidarsi agli altri per avere sostegno e sono anche le uniche luci accese, in orario serale e notturno, a tutela e garanzia dei consumatori»
Il nuovo gusto è stato presentato a Longarone in occasione della Mostra Internazionale del Gelato: gli ideatori sono Guido Zandonà, della gelateria Ciokkolatte di Padova, e Thomas Infanti, della gelateria Antiche Tentazioni di Selvazzano Dentro.
L’Appe si è già attivata con il Ministero affinché la deroga in vigore nelle tabaccherie possa essere estesa anche a bar, ristoranti e altri locali, almeno per le transazioni fino a un importo di modesto valore
«Non sappiamo - afferma Filippo Segato, segretario Appe - per quanto ancora le imprese potranno continuare a sostenere una situazione complicatissima, strette tra la necessità di affrontare tutte le spese e le difficoltà di aumentare i prezzi, con il rischio di perdere clienti»
Afferma Federica Luni: «Mai prima d’ora era successo di vedere colleghi chiudere, più di uno al giorno, non per demeriti propri, ma per fattori esterni alla propria attività»
Sarà inviata una lettera con la firma di centinaia di esercenti, dipendenti e familiari: l'invito al Presidente della Repubblica è di prestare la massima attenzione alle esigenze delle imprese
Di questo passo, secondo l’Associazione che a Padova e provincia rappresenta circa 1.500 dei circa 3.000 pubblici esercizi in attività, molti locali saranno costretti a rivedere i propri listini, pena la chiusura delle attività
La guida, giunta alla 14esima edizione e presentata nella sede dell'Appe a Padova, premia i locali che "ci mettono il cuore" coniugando qualità e risparmio
«Il Presidente del Veneto Luca Zaia non ha perso tempo e, subito dopo aver incontrato martedì 13 aprile la delegazione dell'Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (Appe), ha diramato "live" l'appello ai Sindaci della Regione affinché tutti possano agevolare la concessione e l'ampliamento dei dehors estivi, quanto mai vitali in questo periodo pandemico»
«Tutto il delicato lavoro di diplomazia svolto da Appe viene vanificato dai proclami e comportamenti di qualche esercente "affarista", che pensava di poter trarre vantaggi dalla situazione che si era venuta a creare»
«Sono 70mila i padovani che, nel giorno di Natale, si recano al ristorante e che, qualora venissero confermate le voci anticipatorie, potrebbero invece rimanere a casa senza beneficiare dell’accoglienza dei pubblici esercizi»
Spiega il segretario Filippo Segato: «Ci sono punti oscuri che abbiamo chiesto alle autorità competenti di dirimere, perché il nuovo Dpcm ha dei passaggi davvero incomprensibili. I locali rischiano di perdere fino a 100mila euro al giorno in media per la sola provincia di Padova»
«Siamo già pronti ad offrire agli associati uno strumento alternativo ed assolutamente gratuito che può gestire indifferentemente prenotazioni, takeaway, consegne a domicilio oppure eventuali ordini direttamente dal tavolo, a costo zero per l’esercente»
Concorrenza sleale, sicurezza e microcriminalità, innovazione e competitività, riconoscimento della valenza turistica dei pubblici esercizi e semplificazioni: i cinque punti
«I video che circolano in rete mandano un messaggio chiaro: ci sono delle “zone franche” dove sembra che tutto sia concesso. Non ci interessa sapere se ci siano motivi politici o di altro genere, desideriamo solo che le stesse regole si applichino a tutti indistintamente»
La dichiarazione va fatta solo se il lavoratore è stato in ferie: l'Associazione Provinciale Pubblici Esercizi ha predisposto un modello da far sottoscrivere a tutti i dipendenti
La puntualizzazione è di Appe Padova: «Le nuove linee guida non introducono alcuna novità riguardo a questo aspetto e, pertanto, la misurazione della temperatura di clienti e dipendenti rimane una facoltà (e non un obbligo) data al gestore del locale, sia esso un bar, piuttosto che un ristorante, una pizzeria o pasticceria»
L’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova propone quale alternativa l'organizzazione di «"eventi diffusi" con la compartecipazione dei pubblici esercizi ubicati sul territorio comunale, instaurando un'auspicata collaborazione che potrebbe rivelarsi utile anche per gli anni a venire»
Gli esercenti sono soddisfatti di aver recuperato il rapporto con buona parte dei propri clienti, ma sono estremamente preoccupati per la gravissima flessione dei fatturati e per l’incertezza di poter mantenere la forza lavoro