Attacco hacker tra sabato 25 e domenica 26 marzo in numerose tabaccherie d'Italia: una ventina i distributori colpiti in provincia di Padova. Sui display delle macchinette messaggi per l'anarchico al 41bis
Giallo alla Lorenzi Srl, società di Perarolo di Vigonza leader nel settore della produzione e del commercio di materiali in microfibra per il settore della scarpa e dell'alta moda, dove un attacco hacker ha bloccato l'intero sistema informatico, interrompendo di conseguenza anche parte della produzione
«Al momento non sappiamo con certezza se i criminali siano in possesso di altre informazioni, il loro numero e tipologia, ma da parte nostra continueremo a garantire la massima assistenza ai nostri utenti»
Il dg dell’Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna: «Continueremo a garantire la massima collaborazione alle forze dell’ordine, alla magistratura e alle autorità competenti che stanno indagando per assicurare alla legge i responsabili. I dati pubblicati sono frutto di attività illegale quindi anche solo consultandoli si commetterebbe un reato»
Ora sul sito della cybergang LockBit 2.0 (dal nome del virus usato per entrare nel sistema informatico dell'azienda sanitaria locale) sono presenti migliaia di file sottratti all'Ulss 6 Euganea
«Al momento non possiamo ancora sapere con certezza se i malviventi siano riusciti a venire in possesso di informazioni, in che quantità e di che genere esse siano»
Prosegue sul sito dei cybercriminali il countdown: la pubblicazione scatterà alle ore 16.44 del 15 gennaio, con l'azienda sanitaria locale che non ha alcuna intenzione di pagare un riscatto
L'Ulss 6 Euganea conta in tutto il territorio 48 punti prelievo: per urgenze, gli assistiti possono rivolgersi all'Azienda Ospedaliera di Padova o ai laboratori privati accreditati
Allo stato attuale oltre un terzo delle postazioni di lavoro sono state controllate e sono pronte per essere ripristinate, non appena i sistemi centrali saranno considerati affidabili e avviati in sicurezza
«L’attacco hacker pensi che non possa capitare a te e noi, vittime di un grave attacco, lo sappiamo bene – ha detto Enrico Carraro, presidente del Gruppo – Deve esserci la massima attenzione perché una cosa del genere può mettere in ginocchio un’azienda»