Aggiungono dal movimento: «Il Quibus permette di muoversi per la città in sicurezza durante le ore serali, possibilità sfumata per molti giovani che non potranno sostenere costi sempre più elevati»
L’incremento della retribuzione, presentato ieri alle Segreterie Nazionali di CGIL, CISL e UIL, sarà erogato a partire dalla busta paga di settembre e si aggiunge a quello di 140 euro previsto dall’accordo di rinnovo contrattuale siglato il 30 maggio scorso
Le aspettative per l’anno in corso traggono giustificazione dai dati Istat, secondo cui nel 2022 i prezzi al consumo sono cresciuti nel Nord-Est dell’8,6%, implicando quindi una riduzione dei salari reali. A ciò si aggiunge il fatto che, secondo il 44% dei lavoratori veneti, le aziende non hanno adottato nessuna iniziativa a sostegno dei dipendenti per consentire di affrontare il complesso periodo economico
Segna infatti un +12,74% la variazione padovana tra il marzo 2023 ed il marzo 2022 (che porta ad un complessivo +6% il totale dei primi tre mesi rispetto al primo trimestre dell’anno precedente) a fronte di un +24,34% mensile veneto ed un +40,78% mensile nazionale
Commenta Patrizio Bertin, presidente di Ascom Padova: «La conferma che c’è ancora voglia di impresa e che c’è una nuova leva imprenditoriale pronta a sfidare le difficoltà testimonia di un tessuto economico sano che si aspetta ora scelte conseguenti da parte del governo in materia di riforme urgenti e necessarie per consolidare la ripresa»
l contratto collettivo che regola i rapporti di colf, badanti e baby sitter con le famiglie presso le quali lavorano prevede infatti un adeguamento annuale dei livelli minimi delle retribuzioni in base all'inflazione, rilevata dall'Istat al 30 novembre di ogni anno
Cna Padova lancia l’allarme: l’aumento repentino dei costi può dar vita a una crisi di liquidità per le imprese del settore e a metterle nella condizione di non riuscire a rispettare le scadenze, con il rischio che le difficoltà inneschino una spirale inflattiva per l’aumento dei costi di trasporto di merci essenziali per tanti settori industriali
Spiega Flavio Convento, presidente regionale Faib Confesercenti: «Fortunatamente, per il momento la reintroduzione delle accise è stata compensata dalla diminuzione del prezzo netto del carburante, grazie all’abbassamento delle quotazioni del petrolio al barile»
A causa dell’inflazione galoppante, dal prossimo primo gennaio le oltre 300mila famiglie della provincia potrebbero arrivare a spendere 384 euro in più in media all’anno per l’acquisto di cibo
«Occorre combattere la concorrenza sleale di prodotti importati dall’estero facendo in modo che piante e fiori vendita in Italia ed in Europa rispettino le stesse regole su ambiente, salute e diritti dei lavoratori» aggiunge Diego Masaro, imprenditore della consulta florovivaistica di Coldiretti Padova
A luglio per assicurare un veicolo a quattro ruote in provincia di Padova occorrevano, in media, 358,25 euro, vale a dire il 4,6% in più rispetto a inizio anno
In provincia di Padova gli allevamenti suini presenti nella banca dati nazionale nel 2021 sono 1.800, oltre 1.400 quelli familiari con appena qualche capo ciascuno, mentre nei 320 allevamenti di maggiori dimensioni si concentra la gran parte degli oltre 105mila suini allevati ogni anno, per una produzione nel 2020 di 24mila tonnellate di carne e un fatturato di oltre 32 milioni di euro
Sottolinea Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova: «Frutta e verdura quest’anno costeranno complessivamente alle famiglie padovane 33 milioni di euro in più e precedono sul podio pane, pasta e riso con un aggravio di 27 milioni di euro, e carne e salumi per i quali si stima una spesa superiore di 25,5 milioni rispetto al 2021»
Nel mese di aprile, secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, il dato è in aumento dell’1,4% rispetto allo stesso mese del 2021
Afferma il presidente Patrizio Bertin: «I costi dell’energia stanno alimentando tensioni inflazionistiche crescenti che si manifestano anche in altri comparti merceologici, con il risultato che i consumi rallentano»
A Padova provincia sono stati erogati volumi per 327,5 mln di euro, corrispondenti a una variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari a +38,7%. Nel semestre sono stati erogati 588,2 mln di euro (+30,5%)
Il Veneto si ritrova con circa 6 mila persone divorziate in più dell’anno precedente (+3,5%), una crescita che sconta certo l’avvento della pandemia almeno per quanto riguarda i divorzi brevi preceduti dalla separazione consensuale
«Decisamente non ci voleva, non solo perchè dell'inflazione ci eravamo quasi dimenticati ma soprattutto perchè potrebbe avere effetti deleteri sul Natale»
Volano i prezzi del carburante e la preoccupazione è unanime, tanto da parte delle famiglie (che in Veneto, ogni anno, destinavano a questa spesa circa 800 euro) quanto da parte dei gestori, che non solo non hanno margine d’intervento ma anzi, con l’aumento dei costi fissi dovuti alla spesa di energia elettrica sono in continua perdita
Scatta l'allarme nelle campagne padovane per le semine in programma già in queste settimane: si impennano infatti i costi di produzione in agricoltura per effetto dei rincari delle materie prime, che fanno quasi raddoppiare la spesa per le semine
Il costo del metano è ormai alle stelle: nel padovano, secondo l’indagine sul campo della Faib Confesercenti, è passato mediamente da 0,90 centesimi fino ad 1,4 euro, con un aumento percentuale del 50%
La richiesta arriva da Cia Padova: «Vorrei domandare a qualunque politico, di qualsivoglia schieramento, se accetterebbe di vivere con un assegno di 500 euro al mese»