Coldiretti Padova segnala allagamenti in particolare nella zona occidentale della provincia, ai piedi dei Colli Euganei, tra Cervarese Santa Croce, Rovolon, Teolo, Saccolongo, Selvazzano Dentro, Abano Terme ma anche altre località della provincia
Sottolinea il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini: «Tradizionalmente provengono dall’est Europa e vengono impiegati negli appezzamenti per la raccolta: il rischio è che gli imprenditori agricoli si trovino senza manodopera nei campi fra un paio di settimane, quando inizierà il periodo clou»
Secondo un report di Cia Veneto, «se dovesse perdurare questa siccità il primario disporrebbe di acqua per le irrigazioni solo fino a metà maggio, dopodiché potremmo andare incontro ad un razionamento di acqua relativamente all’utilizzo agricolo: non era mai accaduto nella nostra Regione»
«La situazione è particolarmente critica nella Bassa Padovana - spiega Coldiretti Padova - dove in questi giorni i produttori stanno irrigando con i getti le coltivazioni di ortaggi, in particolare i radicchi, tipica coltura autunnale, in piena maturazione».
Le scarsissime precipitazioni di questi giorni sono trascurabili in termini di apporto idrico, mentre la grandine e il vento forte hanno imperversato per tutta la settimana, allungando la lista dei danni di altre decine di migliaia di euro
«L’unica soluzione immediatamente praticabile per tentare di ovviare al problema è l’investimento da parte delle imprese agricole in impianti di irrigazione di precisione, in grado di non sprecare nemmeno un litro d’acqua»
Oggi irrigare, quando appunto è possibile, significa inoltre mettere in conto 80 euro di spese in più a ettaro tra gasolio agricolo (quotato a 1,22 euro a litro, mentre alla fine dello scorso anno veniva 70 centesimi a litro) e manodopera
Nell’Estense e nel Montagnanese, in particolare, si concentra oltre il 15% dell’“oro giallo” di tutto il Veneto, per un fatturato di più di 5 milioni di euro all’anno
Intervento dei carabinieri a Lozzo Atestino. I militari hanno trovato in due grandi buche calcinacci, strisce di guaina bituminosa, pannelli in vetroresina e rifiuti plastici
Erano pronti per finire nei mercati. Ancora una volta il maltempo non risparmia l'agricoltura della bassa padovana, da Montagnana a Este e fino a Monselice
I lavori sono stati eseguiti per eliminare le perdite e potenziare l'irrigazione. L’intervento di Acque Risorgive è stato finanziato con oltre 200 mila euro
Da settimane gli agricoltori praticavano l’irrigazione di soccorso , soprattutto nella Bassa Padovana: dopo i danni delle gelate ora una boccata d’ossigeno
«Prima la siccità e poi il gelo improvviso nelle scorse notti hanno messo in ginocchio le campagne. In attesa di una attenta stima dei danni, confidiamo che il Governo saprà intervenire per difendere un settore fondamentale per l’economia locale e caratterizzante del nostro territorio»
Il fenomeno si è localizzato soprattutto ad Agna e ad Anguillara Veneta: i chicchi fitti e sottili hanno interessato zucchine e patate oltre che i filari di vite
«Il rischio era che le nostre eccellenze venissero lasciate nei campi: ora auspichiamo il nulla osta dal 15 giugno per circa 4.000 extracomunitari, nel totale rispetto dei protocolli sanitari»
A lanciare l'allarme è Coldiretti Padova: «In sessanta giorni ha piovuto l’equivalente di un acquazzone di normale intensità. A rischio migliaia di ettari, a rischio le coltivazioni di soia, mais e grano»
«Solitamente costruiscono delle tane vicino alle arginature, le quali, inevitabilmente, cedono in caso di transito dei trattori e dei mezzi agricoli in generale: alla perdita dei raccolti si aggiunge, dunque, un pericolo per l’agricoltore stesso e per l’intero equilibrio idrogeologico»
All’annuncio del Ministro del lavoro, Nunzia Catalfo, segue il commento soddisfatto dell'assessore regionale Roberto Marcato: «Provvedimento importante in termini di equità, felice che sia stata accolta la mia proposta»
Veneto Lavoro farà la preselezione dei candidati e invierà alle imprese interessate le disponibilità dei singoli, e gli enti bilaterali collaboreranno all’incontro tra domanda e offerta
«Ribadiamo con forza la necessità di strumenti semplificati, che non gravino troppo sulle aziende agricole dal punto di vista burocratico, e che permettano a studenti, pensionati, cassaintegrati e percettori del reddito di cittadinanza di lavorare nei campi e nelle serre»
«Veneto Lavoro, che gestisce i 39 centri per l'impiego attivi nel territorio regionale e il portale ClicLavoro Veneto, si è resa disponibile a raccogliere le domande delle imprese in via informatica e ad effettuare una pre-selezione per profili, attitudini e disponibilità tra i disoccupati presenti nel sistema»