Spiega il professor Foresta: «I PFAS, integrandosi nella membrana degli spermatozoi, non solo alterano la capacità fecondante, ma possono essere iniettati nell’ovocita durante le tecniche di fecondazione in vitro»
Il prefetto di Padova, Raffaele Grassi, consegna il diploma di Ufficiale dell’onorificenza O.M.R.I. (Ordine al Merito della Repubblica Italiana) al professore originario di Lecce che ha sviluppato la sua carriera medico-scientifica nel Padovano
L’effetto delle sostanze perfluoroalchiliche è più evidente quanto più precoce è lo stadio di maturazione. Sono ora in corso studi per determinare quali sono le conseguenze funzionali di queste osservazioni
Un evento eccezionale che vedrà la partecipazione di medici e ricercatori specializzati da tutta Italia su un percorso dietoterapico che rappresenta un'alternativa per contrastare una serie di patologie. Tra loro anche il noto endocrinologo, Carlo Foresta
L’importanza di questo recettore è spiegata dal fatto che lo spermatozoo, per raggiungere l’ovocita e fecondarlo, deve percepire piccole variazioni di temperatura che gli permettono di risalire fino alla cellula uovo
La ricerca coordinata dal professor Foresta ha dimostrato per la prima volta a livello internazionale come circa il 20% dei Pfas presenti nel sangue sia poi ritrovato anche nel liquido seminale e in particolare negli spermatozoi, rappresentando pertanto un ulteriore fattore di rischio per la fertilità maschile
L’indagine è stata pubblicata sull'importante rivista scientifica “Endocrine”: gli studiosi, coordinati dal professor Carlo Foresta, hanno dimostrato che i Pfas inducono un maggior rischio di osteoporosi attraverso l’interferenza dell’azione della vitamina D sui suoi recettori
Spiega il professor Foresta: «Ci è già capitato una decina di volte di trovare una positività, se si evidenzia l’infezione il giovane viene subito affiancato da uno psicologo e portato in ospedale e seguito dall’Unità operativa di malattie Infettive diretta dalla Dott.ssa Annamaria Cattelan»
La Fondazione Foresta ha somministrato questionari anonimi a 5.300 giovani delle scuole superiori, tutti dell’età compresa tra i 18 e i 21 anni e residenti tra Veneto, Puglia e Campania
Dopo un intenso lavoro di ricerca durato otto anni e coordinato dal professor Carlo Foresta e dal dottor Luca De Toni è stato scoperto un nuovo prodotto naturale, a base di un estratto di fagiolo, capace di curare i sintomi dell’andropausa
Si tratta di Claudio Cobelli, Carlo Foresta, Paolo Pederzoli e Massimo Rugge, entrati a far parte dell'organo di consulenza tecnico scientifica del Ministro della salute
Il professore chiarisce in un'intervista la sua posizione sulla ricerca sulla connessione tra fertilità e papilloma virus tramite l'interazione tra ovocita di criceto e sperma umano e segnalata ai carabinieri con un esposto anonimo
L'andrologo Foresta al centro delle indagini dei carabinieri scaturite da un esposto anonimo che contesta al professore la violazione della legge sulla procreazione assistita che nega incroci tra specie diverse