«Crediamo che lo Stato, attraverso i suoi servizi e le sue istituzioni, debba stare accanto alle persone e alle famiglie che necessitano di cura e aiuto, mentre invece troppo spesso mostra il suo lato più feroce e lesivo della dignità e dei diritti, primo tra tutti quello alla vita».
«Non vorrei essere nei suoi panni, ho un figlio e capisco il suo dolore», ha detto alla madre del trentaduenne ucciso quattro anni fa da un carabiniere che poi è stato assolto in primo grado, nonostante le motivazioni della sentenza evidenzino abusi e mancanze da parte degli uomini in divisa presenti