Ancora gravi le condizioni di salute del giovane atleta padovano che domenica 23 gennaio si è accasciato a terra per un malore improvviso durante la 37esima edizione del Cross della Vittoria
"L’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano informa che il signor Alex Zanardi, ricoverato dal 24 luglio scorso, sta affrontando un percorso di cure sub-intensive, predisposto da una équipe multidisciplinare"
"Per questa ragione attualmente è assistito e trattato con cure semi-intensive presso l'Unità Operativa di Neurorianimazione, diretta dal professor Luigi Beretta"
A darne notizia è la direzione sanitaria dell'ospedale Valduce di Como dopo opportune consultazioni con il responsabile del dipartimento di riabilitazione specialistica Villa Beretta di Costa Masnaga, dove si trovava dal 21 luglio
«In seguito alla riduzione della sedazione saranno necessari alcuni giorni per ulteriori valutazioni sul paziente da parte dall’équipe multidisciplinare che ha in cura l’atleta, per permettere ogni prosecuzione del suo percorso terapeutico e riabilitativo»
Procedono le verifiche sull’organizzazione della staffetta “Obiettivo Tricolore” che non necessitava di autorizzazioni dalle autorità, viste le caratteristiche della manifestazione
A fornirlo è Sabino Scolletta, direttore del reparto di emergenza-urgenza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese - Policlinico Santa Maria alle Scotte: «Più passa il tempo e più le condizioni restano stabili, e questo ci fa ben sperare»
A fornirlo è sempre Sabino Scolletta, direttore del reparto di emergenza-urgenza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese - Policlinico Santa Maria alle Scotte: «Ha un trauma cranico grave con lesioni veramente importanti, che il danno possa essere permanente e anche grave è possibile ma così come è possibile che ci possa anche essere un progressivo miglioramento»
A fornirlo è Sabino Scolletta, direttore del reparto di emergenza-urgenza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese - Policlinico Santa Maria alle Scotte: «È ben adattato al ventilatore meccanico, e questo è un buon segno. Le funzioni renali e metaboliche restano stabili e ne siamo molto soddisfatti»