C'erano un centinaio di persone, sabato 30 aprile presso la sede di Train de Vie. Tutte lì per ascoltare la vicenda di Ilia. Un'adolescenza non facile la sua, come quella di molti suoi coetanei. La sua vita ha cominciato a cambiare quando ha capito che doveva chiedere aiuto
Dove sono morti lui ed Henry non ci sono telecamere, più viene tardi e meno è probabile incontrare qualcuno. Così, per sapere cosa succede la notte rimane solo chi, nel buio, l'ansa del fiume presidia e controlla
Non c'è nessun segno, come era già stato anticipato al momento del ritrovamento del corpo, di violenze o altro che possa essere stato provocato da un terzo
“Fenice. Storia di un adolescente alla ricerca del senso della vita”, sabato 30 aprile alle ore 15:30 presso la sede della Cooperativa Centro Train de Vie
Don Diego Cattelan, vice parroco della parrocchia di San Carlo: «Non c’è mai solo una causa che si potrebbe quindi individuare. C’è sicuramente un aspetto, però, che spiega bene Papa Francesco. Lui la chiama la legge dello scarto»
«Non era il tipo da invischiarsi in situazioni pericolose, traffici per parlare chiaro. Non era proprio il tipo. Lui era molto depresso, forse per attirare l’attenzione si è inventato la storia che fosse in pericolo, ma poi il male di vivere ha avuto il sopravvento ed è finita così»
Il prefetto ha ampliato la platea dell'osservatorio, incontrando rappresentanti di genitori, avvocati, esponenti della Chiesa, della Ulss 6 e professori del Bo
«Nella stazione dei treni c'è la biglietteria automatica, l'obliteratore e una vetrata. Non c'è nulla da prendere o da rubare. Eppure hanno spaccato tutto. Bisogna trovare solide alternative per tanti ragazzi, le famiglie dove sono?»
L'intenzione è quella di mettere in campo i servizi sociali dei vari comuni, per comprendere e intervenire su quelle che sono le motivazioni, le cause, che spingono questi ragazzi a organizzarsi per fare a botte
Affiancati da uno psicologo e un educatore della Cooperativa Centro Train de vie, i ragazzi ritrovano se stessi e il coraggio di tornare a scuola. L’abbandono scolastico, nasconde qualcosa di profondo e potenzialmente devastante, un problema che va individuato subito perché può essere risolto
L’iniziativa, attuata su tutto il territorio nazionale, è dedicata ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti per promuovere consapevolezza riguardo a fenomeni come bullismo, cyber bullismo e ogni altro pericolo presente sul web