Gianluca Dall’Aglio, presidente di Confartigianato Imprese Padova, è tuttavia preoccupato per la frenata di Germania e Cina: «Pesano come macigni anche i tassi sui prestiti, cresciuti di 339 punti base, e un prezzo medio di energia elettrica e gas salito del 145,5%»
Confapi: «I dati Istat registrano infatti ciò che è già accaduto, ma la sensazione è che le prossime rilevazioni siano destinate a essere meno confortanti. Dopo la ripresa generale c’è stato un rallentamento palpabile»
La Responsabile regionale del Dipartimento Commercio di Fratelli d’Italia Veneto, Silvia Carpanese, fa il punto sulla situazione delle piccole medie imprese in un momento tanto delicato per l'economia
Positivi invece i dati relativi all’export padovano: nel primo trimestre 2023 le vendite all’estero valgono 3,4 miliardi di euro (al quarto posto in valori assoluti tra le province venete), con una crescita di 824 milioni rispetto al 2019 (+32%)
Il Presidente di Confartigianato Imprese Padova Gianluca Dall’Aglio: «La politica di austerity tedesca e l’innalzamento dei tassi rischiano di portare pesanti conseguenze alle oltre 6mila imprese che operano nel manifatturiero, nella nostra provincia. Servono misure per rafforzare anche il mercato interno, per essere più reattivi e resilienti rispetto alla situazione internazionale»
La performance segna così una crescita maggiore dell’Emilia Romagna (+4,5%) e di regioni benchmark europee come Baden-Württemberg (+7,9%), Auvergne Rhône-Alpes (+8,6%), appena inferiore alla media italiana (+9,8%), più distante da Bayern (+14,6%) e Cataluña (+22,2%)
Nel terzo trimestre aumentano in modo sostenuto le esportazioni su base annua (+14,6%), non solo in valore ma anche in volume, pur decelerando rispetto alla prima metà dell’anno
A registrare le migliori performance, nei settori a più alta concentrazione di medie e piccole imprese sono: i prodotti in legno e sughero (+53,7%), gli articoli in pelle (32,5%) e i prodotti tessili (32,2%)
I motivi di questa impennata risiedono in una molteplicità di fattori: in primis, da effetti speculativi sui prezzi verificatisi anche rispetto ad altri beni sui mercati internazionali a seguito dei “rumors” di un imminente conflitto già nelle settimane precedenti
Bressan: «È un problema sentito da tutti i viticoltori, dai Colli Euganei alla pianura. Le nostre 3.500 aziende sono impegnate su 8 mila ettari di vigneti nella produzione di poco inferiore al milione di quintali d'uva e ora si trovano ad affrontare i maggiori costi di produzione che pesano sui bilanci»
Secondo le elaborazioni dell'Osservatorio Qualivita Wine, il Veneto è in testa per quanto riguarda l'export di vini, raggiungendo i 2,5 miliardi di euro
Il presidente della Camera di Commercio lancia l'allarme: «La Russia ha a tutti gli effetti le chiavi del gas del nostro paese e quindi c'è il timore di forti ritorsioni, ma credo che anche loro abbiano bisogno dei nostri soldi»
«All’orizzonte ci sono anche l’aumento dei prezzi delle commodities, difficoltà nel reperimento di materie prime, l’aumento dei costi del trasporto via container e la riduzione delle esportazioni verso Russia e Ucraina che per le aziende manifatturiere padovane valgono oltre 160 milioni di euro l’anno»
L’escalation di tensione sul confine ucraino (e di riflesso tra Cremlino e Casa Bianca) preoccupa anche gli imprenditori, perché le esportazioni venete verso l’area valgono più di 1,5 miliardi di euro
È il secondo valore positivo più elevato (dopo quello del trimestre precedente) di tutta la serie storica, pur con eterogeneità settoriale. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la variazione è del +10,2%
Le esportazioni dei settori manifatturieri ad alta concentrazione di micro e piccole imprese nel primo semestre 2021 segna un +36,6% rispetto al 1° semestre 2020 e un +7,8% rispetto allo stesso periodo del 2019 e fa meglio del manifatturiero in generale che è al +27,6% rispetto al 2020.
«Nonostante l’eredità pesante della pandemia - dichiara Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro - il sistema produttivo di Padova e Treviso ha ripreso a marciare con ritmi senza precedenti, anche nei mercati esteri, grazie alla determinazione, capacità di adattamento e riorganizzazione degli imprenditori»
Sarà il tema del prossimo incontro del ciclo organizzato da Assindustria Venetocentro che si terrà giovedì 10 giugno. il webinar sarà interattivo e alla fine è prevista una fase di colloqui one-to-one
«Non possiamo permetterci che confusione e burocrazia mettano i bastoni tra le ruote delle nostre imprese più dinamiche: è necessario un chiarimento urgente da parte dei ministeri competenti»
Il valore complessivo delle merci esportate è aumentato dai 546 milioni di euro nel 2009 a oltre 1,7 miliardi nel 2020 (pari al 31,2% del totale Veneto): un balzo del 216%, appena frenato nel 2020, che ha contenuto il calo (-4,7%) grazie al rimbalzo nella seconda parte
Una volta che sarà terminata la procedura di instaurazione di tutti i dazi doganali, le esportazioni saranno a rischio, dicono da Confartigianato. Nel 2020 si è registrato un -21%