Trapianto di fegato, l'ambizioso progetto per recuperare quelli non idonei
A portare avanti il progetto il professor Francesco D’Amico del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell’Università di Padova
A portare avanti il progetto il professor Francesco D’Amico del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell’Università di Padova
Più di 15 equipe medico-chirurgiche, oltre 150 operatori complessivi e 17 organi trapiantati su 13 pazienti: sono i numeri dell’intensa attività di trapianto eseguita nelle ultime ore dall’Azienda Ospedaliera di Padova
L'espianto è stato eseguito all’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia e ha interessato un paziente deceduto per complicanze non imputabili al virus
I trapianti di fegato effettuati nel 2021 («In pazienti dai 30 giorni ai 76 anni», puntualizza Cillo) sono 102, uno in più del 2019 e sette in più dell'anno scorso, mentre gli interventi sul pancreas sono cresciuti del 62,5% rispetto al 2020
Sette le persone che hanno potuto riacquistare una vita migliore grazie alle donazioni multiple di organo avvenute, che hanno consentito di realizzare due trapianti di polmone, due trapianti di fegato, un trapianto di cuore, un trapianto di rene e un trapianto combinato rene-pancreas
L’equipe del Prof. Umberto Cillo, Direttore dell’UOC di Chirurgia Epatobiliare e Trapianti di Fegato dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova, ha pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale "Journal of Surgical Oncology" il risultato di 815 procedure eseguite per via videolaparoscopica di termoablazione con microonde su 674 pazienti affetti da HCC
Elena (nome di fantasia) a 93 anni ha donato gli organi: il fegato e i due reni sono stati prelevati, giudicati idonei al trapianto e innestati con successo su due pazienti in lista d’attesa.
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La città del Santo detiene il primato del più alto numero di innesti renali eseguiti (520) e il record del bambino trapiantato più piccolo d’Europa, a soli 6 mesi di vita. Risultati eccezionali anche per i trapianti di fegato, polmone e cellule staminali
Il Governatore della Regione Veneto si congratula con gli autori dello straordinario intervento chirurgico: «Siamo di fronte alla possibile apertura di una nuova frontiera che accresce la speranza di nuove guarigioni, forse fino a ieri impossibili»
A realizzarlo l'équipe del professor Umberto Cillo, in due step: prima un piccolo frammento di fegato donato da un familiare è stato trapiantato a fianco del fegato malato, e 17 giorni dopo è stato rimosso il fegato malato
Il decesso e le procedure per permettere il prelievo sono avvenuti all'ospedale San Valentino di Montebelluna. Il gesto conferma che la donazione è importante al di la di età o dello stato di salute del soggetto
Eccezionale intervento dell'azienda ospedaliera universitaria di Padova con innovativa tecnica avanzata in due fasi, con ausilio di microonde, su metastasi. Viene asportato più dell'80% del fegato che poi si rigenera
Un progetto di Roberto "Apo" Ambrosi, Luca Barbarossa, Don Backy e Paolo Pablito Rossi a favore dell'associazione "30 nodi per il fegato", presieduta dal prof. Umberto Cilli, primario del reparto di chirurgia epatobiliare del policlinico di Padova
Una scoperta padovana che abbatte i costi e il rischio di complicanze post-trapianto: l'antiossidante N-Acetilcisteina, del costo di circa 5 euro a paziente, riduce il tasso di mortalità dell'organo