L'Onlus il 13 maggio scorso si è aggiudicata un lotto di terreno di circa 12.000 mq adiacente alla Torre della Città della Speranza, con l’obiettivo di realizzare una nuova struttura destinata alla ricerca
«Siamo tutti consapevoli, e in questi ultimi tempi di standby ancora di più, quanto siano importanti e ingenti le risorse che servono alla ricerca in senso lato e soprattutto a noi per permettere a questa Fondazione e all’Istituto di Ricerca Pediatrica di essere competitivi ed eccellenti quanto e più di altre istituzioni simili»
La famiglia di Giorgio Cavinato, promotrice dell’iniziativa, ha scelto ancora una volta di destinare l’intero incasso alla ricerca sulle malattie pediatriche
Duecento uova di Pasqua per i bambini in cura nella Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova: a farsi promotore di questo bel regalo è stato “Il Paniere Serafini” di Rovigo, azienda specializzata in regalistica alimentare che, in tal modo, ha voluto esprimere anche il proprio sostegno a Fondazione Città della Speranza
Le scelte dei contribuenti sul 5x1000 per l’anno d’imposta 2018 premiano Fondazione Città della Speranza Onlus, che mantiene salda la prima posizione in Veneto nella categoria “volontariato”
L’assemblea ordinaria dei soci ha approvato il bilancio: inseriti nel consiglio direttivo nuovi membri e dedicato all’ex consigliere Mariano Scortegagna i locali al quinto piano della Torre della Ricerca
Si svolgerà mercoledì 5 giugno dalle ore 18 alle ore 24 alla Columbus Thermal Pool di Abano Terme: una raccolta fondi a suon di nuoto, aquafitness e pilates
Una quindicina di componenti della Pattuglia Acrobatica Nazionale ha fatto visita ai bambini ricoverati nella Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova e nel relativo Day Hospital nonché all'Istituto di Ricerca Pediatrica
Tenutasi a Travettore di Rosà domenica 8 luglio, con tanto di raccolta fondi che ha raggiunto i 14mila euro. Masello: "Servono altri cento ricercatori"
Relativo al rabdomiosarcoma, il risultato è stato ottenuto dopo circa 10 anni di ricerche grazie a uno studio coordinato dal professore padovano Gianni Bisogno