Padova Pride 2023, sabato 3 giugno la manifestazione LGBTI torna a Padova
Chi si cura di te? è la domanda provocatoria, scelta dalla manifestazione per parlare di relazioni e intelligenza emotiva, diritti e pace
Chi si cura di te? è la domanda provocatoria, scelta dalla manifestazione per parlare di relazioni e intelligenza emotiva, diritti e pace
«I diritti sostanziano la nostra cittadinanza, senza diritti le persone sono costrette ad una lotta per la sopravvivenza, com’è accaduto a Cloe bianco che stata emarginata, isolata ,dimensionata grazie ad una transfobia di Stato»
Non sono mancate quindi le polemiche per quello che in questi giorni si è visto in America, ma tornando nella nostra Regione ancora non si smorzano le proteste verso l’assessora Donnazan e il caso Cloe.Non solo, il Pride è una manifestazione che va a toccare vari temi tra cui gli anziani, i più deboli, gli emarginati, ed è per loro, per tutti/e/u/* che si chiede rispetto, dignità, diritti
Sulle porte delle toilette della manifestazione campeggia ora un cartello arcobaleno che recita “We don’t care” per segnalare al proprio pubblico che ognuno ha il diritto a non sentirsi discriminato e che la condivisione degli spazi è il primo passo per imparare a rispettarsi l’un l’altro
Di certo qualcosa è cambiato. Di Pride a Padova ce ne sono stati tanti, ma oggi vediamo i giovani accompagnati dai genitori, gli anziani pieni di vita che arrivano fino al parco delle Mura a mano (la passeggiata questo sabato è andata ben oltre il centro), ma soprattutto i giovanissimi che sono forza e speranza, pieni di ideali e giustizie da conquistare con quel fuoco negli occhi per un futuro che si spera possa essere già oggi
Appuntamento nel pomeriggio in piazza Garibaldi e poi corteo per le vie del centro fino al Village. Ci sarà anche il parlamentare promotore della legge: «Orgoglioso della mia città», che è anche quella del senatore leghista che si sta opponendo all'approvazione
I carabinieri lo hanno trovato in possesso di otto diverse banconote da 20 euro palesemente false, in quanto riportanti tutte lo stesso codice alfanumerico
Giordani: «Vigileremo scrupolosamente con particolare riferimento ai limiti orari delle attività sonore e musicali nonché a quelli consentiti per la somministrazione. Siamo in zona bianca, con la dovuta prudenza e nelle regole stabilite la città deve ripartire e con essa deve ripartire la socialità»
Le polemiche sulla movida, dopo quasi due anni di privazioni e restrizioni, certificano che si sta finalmente andando incontro a un vero e proprio ritorno alla normalità. Martedì 15 si riunisce il Cosp ma non è prevista nessuna drastica decisione