Aggiunge l'assessore regionale alla sanità: «Ci troviamo in un periodo storico in cui viene chiesto uno sforzo notevole alle professioni sanitarie, a tutti i livelli, che si è amplificato nel periodo pandemico: siamo ben consapevoli di questo, ma voglio appellarmi al senso di responsabilità e di servizio, perché a pagare non debbano essere i cittadini»
Ad annunciarlo è il dottor Maurizio Scassola, segretario regionale del principale sindacato: «I rischi che si profilano all’orizzonte sono concreti: sempre più cittadini potrebbero restare senza medico di famiglia e già ora vengono meno due baluardi della medicina generale, il rapporto fiduciario e la prossimità»
Spiegano i rappresentanti sindacali: «La distanza tra dipendenti e Comune di Cinto Euganeo è ormai incolmabile, e questo per motivi molto concreti: la mancanza di personale costringe a rivolgersi all’esterno con gravi conseguenze per la qualità dei servizi erogati alla cittadinanza»
Lunedì 18 luglio c’è stato un ulteriore arresto delle trattative, in un incontro durato pochi minuti, a causa dell’indisponibilità della proprietà e dei consulenti di rispondere alle richieste dei lavoratori
Appello al prefetto Grassi dei sindacati: "Chiediamo a lui la garanzia del soccorso tecnico urgente in città e provincia". Pronti per lo stato di agitazione.
"Ormai non c’è più limite al peggio - spiega l'Unione Sindacale di Base dei vigili del fuoco - come in uno scacchiere vengono mosse le pedine da una parte all’altra del territorio scoprendo intere zone con conseguenti ritardi nell’arrivo dei soccorsi in caso di emergenza"
Mentre domani sono fissati i festeggiamenti per i 190 anni della struttura, il personale dell'Ira con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica hanno proclamato lo stato di agitazione contro la restituzione dei soldi percepiti in più per aver lavorato durante le festività infrasettimanali