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«Il Governo ha abbandonato mamme e bambini»: il grido di dolore

Vanessa Beghin, promotrice di Imprese Unite, è furibonda: «Le madri e i bimbi sono i pilastri della nostra società, e sono i primi soggetti deboli che dovrebbero essere tutelati in maniera privilegiata»

«Come tutti voi ho assistito alla conferenza stampa di Conte di domenica 26: sono sconvolta, nessuna parola per le famiglie e i bambini. Anzi, qualcosa ha detto: chiusi i parchi per i bambini, oltre che scuole e ogni altro spazio dove i bambini possono andare»: non usa mezzi termini l'imprenditrice Vanessa Beghin di Tiemme Corporate, promotrice di Imprese Unite (portale dell’imprenditoria veneta che si sta distinguendo per una serie di campagne di solidarietà nei confronti delle tante mamme e bambini del Veneto)

L'attacco

Il Dpcm del 26 aprile stabilisce infatti al punto e) che l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d), nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera; le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse. Vanessa Beghin è furibonda: «Mi chiedo che colpa abbiano i bambini per il Presidente del Consiglio. Mi chiedo perché debbano subire ulteriormente questa tortura. Mi chiedo perché lo stato debba dimenticarsi che i bambini sono il nostro futuro, la speranza della nazione? Perché devono essere sempre discriminati? Perché privarli di una delle più importanti necessità dell’infanzia, ovvero il gioco? Le mamme e i bimbi sono i pilastri della nostra società: sono i primi soggetti deboli che dovrebbero essere tutelati in maniera privilegiata dallo stato in situazioni di crisi ed isolamento sociale come quello odierno. Luca Zaia ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte in cui sostiene che il tema della riaperture non possa essere disgiunto a quello della tutela dei minori. La Regione Veneto si sta attrezzando per creare un sistema virtuoso con le scuole paritarie, anche senza un fine educativo ma più esclusivamente ricreativo: mi auguro che faccia sentire con tutta la sua forza la propria voce. I bambini vanno difesi e tutelati senza se e senza ma. Vogliamo risposte concrete da subito. Ed è folle pensare di scaricare tutto sui nonni a partire dal primo giugno».

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