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900mila euro devoluti a sanità veneta e protezione civile: il gesto del mondo della pesca

Le associazioni del "Tavolo blu" rinunciano al contributo stanziato nel bilancio regionale 2020 per le loro attività e di devolvere l’intera somma agli operatori della sanità veneta e della Protezione civile, in prima fila nella battaglia contro il Coronavirus

«Colpiti e commossi dalla sensibilità dimostrata dal mondo della pesca amatoriale e sportiva dilettantistica del Veneto»: così si definiscono il vicepresidente della Giunta regionale Gianluca Forcolin e l’assessore alla pesca Giuseppe Pan a seguito della richiesta espressa dalle associazioni del "Tavolo blu" di rinunciare al contributo stanziato quest’anno dalla Regione per le loro attività e di devolvere l’intera somma agli operatori della sanità veneta e della Protezione civile, in prima fila nella battaglia contro il Coronavirus.

La decisione

Ogni anno le associazioni della pesca sportiva e amatoriale, che hanno il loro organo di rappresentanza nel "Tavolo blu" istituito dalla regione Veneto, beneficiano di un contributo regionale di 900mila euro per finanziare progetti di riqualificazione delle acque, di vigilanza, iniziative divulgative nelle scuole, potenziamento degli impianti di allevamento, interventi di ripristino in seguito a siccità o altri eventi climatici o per l’acquisto del materiale necessario al personale addetto ai recuperi ittici. «Ma quest’anno - scrivono le associazioni del Tavolo Blu nella lettera inviata al presidente del Veneto e alla Giunta - di fronte alla straordinarietà dell'emergenza sanitaria che sta colpendo la nostra Regione (e l’intera Nazione) riteniamo primario dare il nostro contributo per agevolare l'azione della Regione e del presidente Zaia. Conosciamo la grande disponibilità di tanta gente, dall’autista al primario ospedaliero, che si prodigano per salvare vite umane a scapito della propria. Comprendiamo le tante impellenti necessità e vogliamo testimoniare il nostro grazie riconoscente a tutti coloro i quali contribuiscono alla nostra salute e alla salvaguardia della vita quotidiana».

Le reazioni

Sottolinea l'assessore Pan: «Il tono e le parole usate dalle associazioni del Tavolo Blu sono un esempio di civiltà e di responsabilità che fa onore a tutto il mondo della pesca sportiva e amatoriale”, sottolinea Pan. “Un mondo che ho imparato a conoscere e ad apprezzare in questi anni proprio per l attenzione rispettosa nei confronti dell’ambiente e la disponibilità a mettersi in gioco in occasioni di calamità ed emergenze». Aggiunge il vicepresidente Forcolin: «Daremo seguito al gesto inusuale del Tavolo Blu, al quale va tutta la nostra ammirazione e gratitudine, inserendo lo storno nella variazione generale di bilancio, ora al vaglio del Consiglio regionale del Veneto. Saremo ben lieti di dare corso ad una volontà di cooperazione solidale così spontanea e genuina, a favore di chi sta difendendo il bene primario della salute collettiva, anche a rischio della propria vita».

Luca Zaia

Commenta Luca Zaia: «Dal mondo della pesca sportiva arriva oggi una lezione di vero spirito di cittadinanza e di comunità. Non è facile rinunciare ad un "diritto acquisito", cioè alla quota annuale che a loro spetta sui proventi della licenza di pesca, per concorrere agli enormi bisogni della sanità veneta in questo momento di emergenza per arginare il contagio del virus. Un grazie vero e sentito ai pescatori amatoriali del Veneto: con questa scelta, partecipata e spontanea, ci danno prova di essere una comunità unita, capace di fare sacrifici, compresa la rinuncia all’attività sportiva, e di remare come un sol uomo in un’unica direzione».

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