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Cronaca

Coronavirus, Zaia: «Non so ancora se saremo gialli o arancioni, ci rimettiamo alle scelte scientifiche»

Spiega il Governatore del Veneto nel punto stampa odierno: «A oggi nelle terapie intensive abbiamo 76 posti letto liberi già pronti e siamo pronti ad attivarne altri, perché nessun veneto deve stare a terra»

Queste le dichiarazioni rilasciate da Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, nel consueto punto stampa: «Sui vaccini voglio essere chiaro: dalla prossima fornitura accantoneremo tot dosi per consentire poi di fare il richiamo a chi ha già avuto la prima dose. Possiamo al momento arrivare a 7.000-8.000 dosi, poi quando partirà la campagna anche per i cittadini amplieremo ulteriormente il range. Da tre giorni le curve stanno calando, ma non ci sentiamo di dire al momento che questa è la direzione e in ogni caso va mantenuta. Non conosciamo ancora il "colore" che ci verrà assegnato, L'Rt si aggira intorno all'1 ma il numero di nuovi casi settimanali ha un'incidenza molto alta. Ho ragione di pensare che non si parlerà di zona rossa, ma non so se sarà gialla o arancione: ci rimettiamo alle scelte scientifiche. Qualsiasi sia la decisione dell'Istituto Superiore di Sanità l'importante è che ci siano i ristori. Le zone gialle si rinnovano ogni settimana, se invece si entra in zona arancione o rossa poi si può cambiare fascia dopo due-tre settimane. Certo è che ne dobbiamo venir fuori velocemente. Abbiamo quasi 3.400 ricoverati, ricordatevelo, e stiamo curando tutti. A oggi nelle terapie intensive abbiamo 76 posti letto liberi già pronti e attivati, perché nessun veneto deve stare a terra».

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